Twitter continuerà ad essere gratuito

Da diverso tempola blogosfera tutta si domanda quale sarà il modello di business di Twitter.
Nonostante l’interesse verso il leader dei servizi di microblogging da parte di diversi colossi, ricordiamo l’ultima di 500 milioni di dollari da parte di FaceBook rifiutata da Twitter, sembra che gli inventori della comunicazione da 140 carateri abbiano le idee chiare, per quanto assurdo è potuto sembrane tale rifiuto le loro idee le hanno.
Quale sarà allora il modello di business di Twitter? Ancora non esiste, o meglio ancora noi non lo vediamo, una cosa è certa, Twitter, come confermato sul blog ufficiale, resterà gratuito.

Sette cose Sette

Kaj mi ha invitato in questo meme che gira nella blogosfera “libera” americana da un paio di giorni, questa volta non me la sono sentito di rifiutare ed eccomi qui.

Premetto che avevo inizialmente pensato di scrivero sia in italiano che in inglese, ma poi ho deciso di fare sforzare Kaj a comprenderlo. Ecco le regole:

  • Segnala chi ti ha invitato al meme ed elenca queste regole sul tuo blog.
  • Condividi nel post sette fatti che riguardano te stesso, alcuni casuali, altri strani.
  • Segnala sette persone alla fine del post, indicando il loro nome e linkando il loro blog.
  • Fai sapere a loro che li hai segnalati lasciando un commento nel loro blog o su Twitter.

Ed ecco le mie sette cose:

  1. Il primo linguaggio di programmazione che ho imparato è stato il BASIC sul Commodore 64. Il primo linguaggio di programmazione ad oggetti invece è stato Visual Basic.
  2. Ho paura di dormire solo in una casa. (Poi ci dormo uguale eh :P)
  3. Ho studiato in due diverse università, mi sono iscritto tre volte però. (Due a Salerno, una a Cosenza).
  4. Il primo simil-computer che ho avuto è stato un Atari, prima di esso avevo “usato” un sistema a schede perforate.
  5. Il mio numero preferito è il 18, mi piace anche il 3, ma se devo sceglierne uno da 0 a 10 scelgo il 7.
  6. Ho avuto 11 incidenti in vita mia, in nessuno di essi ho riportato danni.
  7. La mia città preferita è Roma, ma sono innamorato di Parigi e tornerei volentieri in Messico.

Il mio invito va a loro sette:

  1. Elide/Sally/Jollyna:perchè lei c’è.
  2. U-Black: perchè lo conosco da troppo poco.
  3. Matteo Campofiorito: così almeno leggo qualcosa nel suo feed di diverso dai bookmarks. 😀
  4. matteoiu: perchè così avrà qualcosa di cui scrivere di suo nel blog. 😛
  5. Ph. Drakan: così magari lo conoscete anche voi.
  6. bard: perchè è uno che fa grandi cose ma molti non lo sanno.
  7. Notorius: dato che è il più recente amico conosciuto “a causa” del blogging.

Six Apart acquista Pownce… e lo chiude!!

Six Apart ha annunciato l’acquisto di Pownce, contemporaneamente è apparsa sia sul sito ufficiale, sia sul blog di Pownce che il servizio verrà chiuso dal 15 Dicembre.

Io la notizia l’ho apprea in una email contenente il testo:

“We are sad to announce that Pownce is shutting down on December 15,
2008. As of today, Pownce will no longer be accepting new users or new
pro accounts.

To help with your transition, we have built an export tool so you can
save your content. You can find the export tool at Settings > Export.
Please export your content by December 15, 2008, as the site will not
be accessible after this date.

Please visit our new home to find out more:
http://www.sixapart.com/pownce

Our thanks go out to everyone who contributed to the Pownce community,

The Pownce Crew”

I ragazzi del team di Pownce continueranno a lavorare in Six Apart, molto probabilmente sulla piattaforma Vox, anche se la società sviluppa oltre a questa piattaforma sia TypePad che Movable Type.

In ogni caso un investimento del genere che mira a chiudere il servizio e riutilizzare le competenze tecniche è significativo del fatto che il microblogging sia sopravvalutato? Oppure oltre twitter non cè spazio per nessuno?

FaceBook farà morire il Web 2.0?

Da un pò di tempo sto usando nuovamente, assiduamente e con un certo criterio Facebook, dopo un paio di mesi oggi stavo facendo qualche riflessione, ad un certo punto mi sono posto la domanda “FaceBook farà morire il Web 2.0?”.

In effetti FaceBook è un Social Network (ma c’è chi lo definisce Social Utility) di per se abbastanza scarno, nella sua versione base permette di caricare un profilo, le foto, agigornare lo stato, scrivere nella bacheca. Esso però si espande in maniera esponenziale grazie alle varie applicazioni, che sono sia gioia ma anche dolori dello stesso Social Network.

Tornando alla mia domanda, il perchè me la sono posta è semplice:

  • Facebook è microblogging: permette di aggiornare il proprio stato e di scrivere poche righe al volo su ciò che si sta facendo. Questo rende inutili sistemi come Twitter, Identi.ca, Jaiku, Pownce e BeeMood.
  • FaceBook è blogging:permette di scrivere sulla propria bacheca delle note, ma anche dei testi lunghi, inserire link scrivere articoli. Ciò elimina la necessità di un proprio blog rendendo inutili strumenti come WordPress, Blogger e TypePad.
  • FaceBook è un contenitore di foto: si possono caricare le proprie foto, geolocalizzarle, taggare persone ed eventi, con le apposite applicazioni permette anche di votare le stesse foto. Quindi strumenti quali Flickr e Picasa non sono più necessari, allo stesso tempo non hanno più senso di esistere reti sociali come Badoo.
  • FaceBook è un gestore di eventi: si possono organizzare meeting, concerti ed altre tipologie di eventi, segnalare la propria partecipazione o meno ad un determinato evento. Strumenti come Meetup non sono quindi più necessari.
  • FaceBook ha i gruppi: qui le persone con interessi simili possono ritrovarsi, condivedere le proprie passioni, discutere, decidere di organizzare un evento, condividere foto e video. L’esistenza di Forum in giro per il web (e ancora una volta di strumenti come MeetUp) diventa pertanto inutile.
  • FaceBook ha le pagine: qui gli artisti, le persone famose, gli sviluppatori, le aziende, ma anche gli uomini comuni, possono creare una propria pagina in cui presentarsi, pubblicizzarsi e aggiornare le persone. Non è più necessario avere un proprio sito web o un proprio blog, la presenza on line si può gestire da qui.

Ma FaceBook non è solo questo, queste sono solo alcune delle applicazioni predefinite, esiste un Mercatino in cui si può offrire o cercare qualcosa, esiste una chat in cui chiaccherare con gli amici, esiste un potentissimo strumento di ricerca degli amici “dimenticati”, poi le varie appliazioni che permettono di confrontarsi con gli altri, di scambiare video, musica, addirittura film, oppure quelle che permettono di gestire un calendario di appuntamenti o le offerte di lavoro.

Insomma in FaceBook c’è tutto, proprio questo inglobare tutto potrebbe fare si che sempre più gente lo usi come strumento unico, ma ciò potrebbe portare al perdere lentamente il resto del Web 2.0, che è si il contenuto prodotto dagli utenti, ma spesso è stato l’innovazione e la relizzazione di una nuova idea a farlo crescere.

Quindi ora lo chiedo a voi, FaceBook farà morire il Web 2.0?

Voi cosa ne pensate?

Le 25 persone più influenti del Web secondo BusinessWeek

BusinessWeek ha pubblicato la lista delle 25 persone più influenti sul Web, oltre alla solita Microsoft con Steve Ballmer ed Apple con Steve jobs, è da notare la presenza di Mitchell Baker di Mozilla Foundation.

Inoltre anche Matt Mullenweg è nella lista grazie a WordPressche si colloca in ottima posizione essendo Open Source e destinato al Web 2.0. Web 2.0 che fa la parte da gigante con la presenza dei creatori di Twitter e Facebook, ma che fa arrivare anche in lista lo straconosciuto Rupert Murdochgrazie a Myspace.

Infine è immancabile la presenze delle figure centrali di Google e Yahoo.

Ecco la lista completa:

  • Steve Ballmer di Microsoft
  • Mitchell Baker di Mozilla Foundation
  • Jeff Bezos di Amazon
  • Sergey Brin, Larry Page ed Eric Schmidt di Google
  • Jeff Clavier di SoftTech VC
  • Paul Graham di Y Combinator
  • Arianna Huffington
  • Joi Ito
  • Steve Jobs di Apple
  • Jonathan Kaplan di Flip Video
  • Loic Le Meur
  • Jack Ma di Alibaba Group
  • Matt Mullenweg
  • Rupert Murdoch di News Corp.
  • Craig Newmark di Craigslist
  • Kevin Rose di Digg
  • Sheryl Sandberg di FaceBook
  • Jon Stewart
  • Peter Thiel
  • Maria Thomas di Etsy
  • Anssi Vanjoki di Nokia
  • Jimmy Wales di Wikia Inc.
  • Evan Williams di Twitter
  • Jerry Yang di Yahoo

[via Crossroads]

  • Gabe Rivera di Techmeme

Tweetrush: statistiche d’uso per Twitter

Tweetrush è un servizio di statistiche, basato su Rush Hour, che permette di analizzare account twitter pubblici e ottenere informazioni sull’utilizzo giornaliero e settimanale.

L’utilizzo è abbastanza semplice, basta inserire il proprio nome utente e si otterranno tre grafici che rappresentano rispettivamente l’utilizzo negli ultimi 7 giorni, l’utilizzo per ora della giornata in corso e la media di tweet per ora.

Tweetrush - Esempio risultato

Tweetrush - Esempio risultato

twitterfeed: i vostri RSS in twitter

twitterfeed è un servizio che vi permette di postare automaticamente i vostri feed RSS su twitter. Un servizio abbastanza facile da usare poichè basta avere un acocunt OpenID ed in pochi semplici passi avrete online il vostro twitterfeed.
Al momento twitterfeed supporta sia twitter sia i servizi bsati su LAconi.ca (ovvero identi.ca e simili), tra le opzioni è possibile scegliere il tempo di aggiornamento da 30 minuti a 24 ore, inoltre è possibile scegliere quanti post inseriri ogni volta (da 1 a 5), inoltre è possibile scegliere se inserire nel messaggio del microblog solo il titolo, solo la descrizione o titolo e descrizione del post (naturalmente per un umero limitato di caratteri.).
E’ possibile inserire un prefisso ad ogni messaggio, decidere se pubblicarlo per data o per ID, oltre che decidere di pubblicare solo se corrisponde a determinate parole chiave.
Infine in twitterfeed i può scegliere se inserire il link all’articolo originale o meno e in caso si scelga di inserirlo, in automatico il servizio provvederà ad accorciare l’url mediate il servizio tra i tanti disponibili (TinyURL, SnipURL, bit.ly, is.gd, urlShort, Tweetburner) da voi scelto.

Un servizio che potrebbe rilevarsi utile!

dipity: Activity Stream in una timeline

dipity è un servizio Web 2.0 che si propone come una via di Mezzo tra FriendFeed e Plurk. Del primo prende l’idea del lifestream, la possibilità di commentare un argomento postato in un altro luogo, di rispondere su twitter, di aprire nuove discussioni. Del secondo invece prende e reinventa l’idea della timeline, permettendo di vedere in una linea temporale tutto ciò che avete fatto sul web, dall’inserimento di nuove foto su Flickr o Picasa, alla scrittura di un Post su WordPress o Blogger, dalla condivisione di video su Youtube ai vostri twit su twitter.

Timeline di dipity

Al momento i servizi supportati sono:

  • Flickr
  • Picasa
  • Blogger
  • WordPress
  • Tumblr
  • Last.fm
  • Pandora
  • YouTube
  • Vimeo
  • Twitter
  • Yelp
  • Fire Eagle
  • Pownce
  • Friendfeed
  • Feed RSS generici

Oltre alla già citata linea temporale (Timeline), esistono altre tre tipologie di visualizzazioni:

  • flipbook: crea un album fotografico dinamico
  • list: il classico elenco
  • Map: crea una mappa su Google Maps per mostrare le iinformazione relative alla vostra Activity Stream.

Diversamente dal solito questo servizio mi è piaciuto tanto a primo impatto, non so che margini di diffusione e miglioramento possa avere, non so se sarà il solito fuoco di paglia del web 2.0 o se sarà un success, basterà attendere per vedere i risultati. Intanto potete vedere il mio profilo su dipity.

(P:S. secondo me però è meglio di FriendFeed)

[via Mashable]

BLIP.fm: il twitter della musica

BLIP.fm è un servizio musicale che si basa sull’idea di twitter, ma estendendola nel campo musicale.

BLIP.fm

In pratica permette di effettuare MicroBlogging, associando ai singoli messaggi delle canzoni. In realtà questa procedura, chiamata blip, avviene all’inverso, si sceglie una canzone e si inserisce il messaggio da associare.

L’idea di base è quella che ogni utente si comporta da DJ, scegliendo la propria playlist e realizzando così un microstreaming musicale, infatti le canzoni “blippate” verrano poi riprodotte dal browser. In base alle proprie scelte musicali i DJ acquisiscono “rispetto”, tramite la funzionalità “props”.

BLIP.fm si integra con Twitter, Jaiku, Pownce, FriendFeed, Tumblr, LiveJournal e Last.fm, Inoltre permette di integrarlo nel proprio sito tramite un widget personalizzabile simile a quello che vedete sotto.

TwitStamp: Badge personalizzati per twitter

TwitStamp è un servizio web che permette di creare badge per Twitter.
Lo stile grafico ricorda un pò quello dei nuovi badge di MyBlogLog. I badge, anche se ancora con poche opzioni, sono personalizzabili nelle dimensioni, stili e colori.

Si può scegliere tra 3 diversi tipi di Badge: l’ultimo update di un utente, un determinato twit singolo, la TwitCard con diverse informazioni su di voi, l’ultimo twit e sui follow e followers.

A titolo di esempio inserisco in questo post i miei tre badge:

Ultimo Tweet:

Singolo Twit:

TwitCard:

[via maestroalberto]