Sara Assicurazioni compie 70 anni e vi da tanta libertà con RuotaLibera 2

Sara Assicurazioni compie 70 anni e vi da tanta libertà con RuotaLibera

Essere in là con gli anni non è sempre un male: esperienza, saggezza, conoscenza sono solo alcuni dei vantaggi che l’età porta. Questo ragionamento vale anche per Sara Assicurazioni che compie 70 anni di attività e sfrutta l’occasione per offrire diversi benefici ai suoi nuovi clienti.

 

70 non è un numero qualsiasi e Sara Assicurazioni lo usa in modo mirato, infatti ai nuovi clienti che sottoscriveranno nuove polizze RuotaLibera, l’assicurazione RC Auto, di 12 mesi, verranno regalati 70 giorni di assicurazione.
Basta pensarci un attimo, 70 giorni senza pensieri, liberi da tutto ciò che più ci pesa, 70 giorni di libertà, quella che tutti quanti cerchiamo ogni giorno, e che ora Sara Assicurazioni ci offre dandoci la possibilità, nel suo 70° anniversario di attività, di poter usufruire per la nostra auto di 70 giorni, oltre due mesi, gratuiti di assicurazione.
Insomma chi potrebbe mai farvi un regalo in occasione del proprio compleanno, se non la vostra nonnina che vi vuole bene? Chi vi da il suo tempo senza nulla pretendere in cambio?
Sara Assicurazioni non è certo la suocera da cui vorreste liberarvi ogni giorno, ma è la nonna che vorreste sempre vicino, è l’assicurazione che si prende cura di voi, tutti i giorni, dedicandovi questa promozione in occasione del suo anniversario.
E voi festeggerete con lei?

 

 

Con 1 Euro, ecco cosa fare!

un uomo  partendo per un viaggio chiamò i suoi servi e affidò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due e a un altro uno; a ciascuno secondo la sua capacità; e subito partì.“, il resto della storia sapete come è andata. Ma se oggi invece dei talenti tutti avessero delle possibilità diverse cosa accadrebbe? Ad esempio, con 1 Euro, una cifra alla portata di tutti, voi cosa fareste?

La risposta per chi oggi ha mentalità imprenditoriale è semplice, ci faccio una Società Semplificate a Responsabilità Limitata, la ormai nota S.S.R.L. (o S.R.L.S.), le nuove società di capitali che grazie al Decreto Ministeriale numero 138 del 23 giugno 2012 (Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività), sono costituibili con uno statuto standard a partire dal 29 agosto 2012.

Tra le caratteristiche delle nuove SSRL vi sono l’abbattimento dei costi notarili, ma non la completa eliminazione, per la costituzione, la  contabilità semplificata rispetto a quella delle SRL tradizionali, ma soprattutto la possibilità di costituire la società con un capitale minimo davvero irrisorio, cioè di 1 euro. Per fare ciò il capitale massimo non deve superare i 10.000 euro e i soci devono essere persone fisiche minori di 35 anni.

Con 1 Euro

E allora, tornando alla domanda iniziale, cosa si può fare con un euro? Ve lo dice la “Con1Euro”, la prima campagna di comunicazione online realizzata dal Governo Italiano, il cui scopo è proprio quello di fare conoscere a tutti questa nuova opportunità, e per farlo si è appoggiato a dei Testimonial d’eccezione, 4 tra i più seguiti YouTuber del momento: Vadrum, Cicciasan, Canesecco, Daniele doesn’t matter.
Gli Youtubers hanno ideato interamente le scene, coordinati dagli art director Omar Rashid e Rawad Saghir e con la supervisione dell’agenzia ShowReeel, mentra la distribuzione in rete è stata affidata a Viralbeat.

Sul concept “Cosa puoi fare con un euro?” sono stati così realizzati 4 mini spot della durata di 30 secondi ciascuno, promossi per la prima volta e in via ufficiale anche in Rete.

Ora avete ancora dubbi? Dovreste avere le idee abbastanza chiare, ma per farvi chiarire ancora meglio le idee vi lascio il video “11 modi assurdi per usare 1 Euro“, buona visione e buon utilizzo del vostro euro!

Omicidio Biagi. Dieci anni fa.

Sono le ore 20.15, dieci anni fa, il 19 Marzo 2002, Marco Biagi trascorreva gli ultimi attimi della sua vita, poco prima aveva subito un attentato da parte delle Nuove Brigate Rosse, gruppo terroristisco evidentemente contrario al suo lavoro.

Marco Biagi (24 novembre 1950 – 19 marzo 2002)

 

Io non capisco di economia, non ho conoscenza tali da sapere se le riforma del lavoro che stava studiando fosse stata giusta o meno, non sono un politico, non so vedere quello che non è accaduto, ma sono umano ed una cosa la so, qualsiasi sia il tuo colore, la tua etnia, la tua razza, la tua idea politica, il tuo credo, non puoi morire perchè stai compiendo il tuo dovere, nè tantomeno puoi uccidere perchè un altro la pensa diversamente da te.

 

Ma pensavate davvero che non sarebbe stata un’altra bolla di sapone?

Leggo dal blog di Luca De Biase che diverse aziende della Silicon Valley hanno iniziato a fare licenziamenti, addirittura Techcrunch ha creato un’osservatorio per tale fenomeno.

Io mi chiedo se davvero in giro si crede che tutto ciò che ruoti intorno al Web 2.0 porti al successo? Ora è vero che esistono aziende come MySpace e FaceBook che possono fare grossi utili, ma loro concorrenti come hi5 non hanno tutte queste possibilità visto contro chi si devono confrontare.

Mi viene in mente quando qualche anno fa in Italia tutti impazzivano giocando in borsa sulle nuove Tecnologie, Tiscali capitalizzati allo stesso valore di FIAT, con 100 anni di storia in meno, diversi milioni di euro di fatturato in meno e ancora nessun bilancio in attivo. Come Tiscali all’epoca tante altre, poi tuttò si sgonfiò.

Ora, a mio parere, pensando bene a tutte queste nuove società che nascono con l’intento di sfondare grazie al Web 2.0, e per carità alcune ci riescono e anche bene, l’analisi credo sia semplice, fin quando un servizio viene sviluppato da un paio di ragazzi che non hanno nulla da fare e nulla da perdere va tutto bene, ogni mollica di pane diventa sostanza di vita, ma quando entrano in gioco investimenti e soldi da ogni parte il gioco si fa duro, distribuire un servizio alla massa comporta diverse spese, che siano pubblicità o risorse comunque si ha un costo crescente.

Allora cosa succederà con il passare del tempo? In attesa del Web 3.0 (il Web semantico che tutti aspettano) vedremo nascere e morire tante società  e servizi e vedremo se qualcuno riuscirà invece realmente a monetizzare.

Infine vorrei fare notare una cosa, vedo sempre più spesso servizi basati sul modello di business Open Source crescere e diventera stabili, che sia veramente il modello giusto?

I 400 più ricchi degli USA secondo Forbes

Forbes ha pubblicato, come ogni anno, la classifica The Forbes 400, in cui sono elencati i ricconi d’america con i propri patrimoni.

Al primo posto resta incontrastato Bill Gates, mentre al terzo si colloca Larry Ellison altro noto nome nel campo della tecnologia (è il numero uno di Oracle Corporation), mentre Sergey Brin e Larry Page sono rispettivamente in tredicesima e quattordicesima posizione.
Da notare, anche se non hanno niente a che fare con la tecnologia, che ben 4 tra le prime 10 posizioni sono occupati da componenti della famiglia Walton di Wal-Mart.

Questa la classifica dei primi 10:

  1. William Gates III
  2. Warren Buffett
  3. Lawrence Ellison
  4. Jim Walton
  5. S Robson Walton
  6. Alice Walton
  7. Christy Walton & Family
  8. Michael Bloomberg
  9. Charles Koch
  10. David Koch
  11. Michael Dell
  12. Paul Allen
  13. Sergey Brin
  14. Larry Page
  15. Sheldon Adelson
  16. Steven Ballmer
  17. Abigail Johnson
  18. Jack Taylor & Family
  19. Anne Cox Chambers
  20. Donald Bren

Le 100 donne più potenti del mondo

Dopo le varie classifiche sulle celebrità, sulle donne più belle, eccona una sulle donne più potenti del mondo pubblicata da Forbes. In testa alla classifica per il secondo anno consecutivo la cancelliera tedesca Angela Merkel, due le italiane in lista, Marina Berlusconi, figlia di Silvio Berlusconi nonchè presidente di Fininvest e Mondadori, al trentunesimo posto, mentre  Giuliana Benetton fondatrice dell’omonimo gruppo è alla posizione 91.

Queste le prime dieci:

  1. Angela Merkel
  2. Wu Yi
  3. Ho Ching
  4. Condoleza Rice
  5. Indra K. Nooyi
  6. Sonia Gandhi
  7. Cynthia Carroll
  8. Patricia A. Woertz
  9. Irene Rosenfeld
  10. Patricia Russo