Six Apart acquista Pownce… e lo chiude!!

Six Apart ha annunciato l’acquisto di Pownce, contemporaneamente è apparsa sia sul sito ufficiale, sia sul blog di Pownce che il servizio verrà chiuso dal 15 Dicembre.

Io la notizia l’ho apprea in una email contenente il testo:

“We are sad to announce that Pownce is shutting down on December 15,
2008. As of today, Pownce will no longer be accepting new users or new
pro accounts.

To help with your transition, we have built an export tool so you can
save your content. You can find the export tool at Settings > Export.
Please export your content by December 15, 2008, as the site will not
be accessible after this date.

Please visit our new home to find out more:
http://www.sixapart.com/pownce

Our thanks go out to everyone who contributed to the Pownce community,

The Pownce Crew”

I ragazzi del team di Pownce continueranno a lavorare in Six Apart, molto probabilmente sulla piattaforma Vox, anche se la società sviluppa oltre a questa piattaforma sia TypePad che Movable Type.

In ogni caso un investimento del genere che mira a chiudere il servizio e riutilizzare le competenze tecniche è significativo del fatto che il microblogging sia sopravvalutato? Oppure oltre twitter non cè spazio per nessuno?

FaceBook farà morire il Web 2.0?

Da un pò di tempo sto usando nuovamente, assiduamente e con un certo criterio Facebook, dopo un paio di mesi oggi stavo facendo qualche riflessione, ad un certo punto mi sono posto la domanda “FaceBook farà morire il Web 2.0?”.

In effetti FaceBook è un Social Network (ma c’è chi lo definisce Social Utility) di per se abbastanza scarno, nella sua versione base permette di caricare un profilo, le foto, agigornare lo stato, scrivere nella bacheca. Esso però si espande in maniera esponenziale grazie alle varie applicazioni, che sono sia gioia ma anche dolori dello stesso Social Network.

Tornando alla mia domanda, il perchè me la sono posta è semplice:

  • Facebook è microblogging: permette di aggiornare il proprio stato e di scrivere poche righe al volo su ciò che si sta facendo. Questo rende inutili sistemi come Twitter, Identi.ca, Jaiku, Pownce e BeeMood.
  • FaceBook è blogging:permette di scrivere sulla propria bacheca delle note, ma anche dei testi lunghi, inserire link scrivere articoli. Ciò elimina la necessità di un proprio blog rendendo inutili strumenti come WordPress, Blogger e TypePad.
  • FaceBook è un contenitore di foto: si possono caricare le proprie foto, geolocalizzarle, taggare persone ed eventi, con le apposite applicazioni permette anche di votare le stesse foto. Quindi strumenti quali Flickr e Picasa non sono più necessari, allo stesso tempo non hanno più senso di esistere reti sociali come Badoo.
  • FaceBook è un gestore di eventi: si possono organizzare meeting, concerti ed altre tipologie di eventi, segnalare la propria partecipazione o meno ad un determinato evento. Strumenti come Meetup non sono quindi più necessari.
  • FaceBook ha i gruppi: qui le persone con interessi simili possono ritrovarsi, condivedere le proprie passioni, discutere, decidere di organizzare un evento, condividere foto e video. L’esistenza di Forum in giro per il web (e ancora una volta di strumenti come MeetUp) diventa pertanto inutile.
  • FaceBook ha le pagine: qui gli artisti, le persone famose, gli sviluppatori, le aziende, ma anche gli uomini comuni, possono creare una propria pagina in cui presentarsi, pubblicizzarsi e aggiornare le persone. Non è più necessario avere un proprio sito web o un proprio blog, la presenza on line si può gestire da qui.

Ma FaceBook non è solo questo, queste sono solo alcune delle applicazioni predefinite, esiste un Mercatino in cui si può offrire o cercare qualcosa, esiste una chat in cui chiaccherare con gli amici, esiste un potentissimo strumento di ricerca degli amici “dimenticati”, poi le varie appliazioni che permettono di confrontarsi con gli altri, di scambiare video, musica, addirittura film, oppure quelle che permettono di gestire un calendario di appuntamenti o le offerte di lavoro.

Insomma in FaceBook c’è tutto, proprio questo inglobare tutto potrebbe fare si che sempre più gente lo usi come strumento unico, ma ciò potrebbe portare al perdere lentamente il resto del Web 2.0, che è si il contenuto prodotto dagli utenti, ma spesso è stato l’innovazione e la relizzazione di una nuova idea a farlo crescere.

Quindi ora lo chiedo a voi, FaceBook farà morire il Web 2.0?

Voi cosa ne pensate?

dipity: Activity Stream in una timeline

dipity è un servizio Web 2.0 che si propone come una via di Mezzo tra FriendFeed e Plurk. Del primo prende l’idea del lifestream, la possibilità di commentare un argomento postato in un altro luogo, di rispondere su twitter, di aprire nuove discussioni. Del secondo invece prende e reinventa l’idea della timeline, permettendo di vedere in una linea temporale tutto ciò che avete fatto sul web, dall’inserimento di nuove foto su Flickr o Picasa, alla scrittura di un Post su WordPress o Blogger, dalla condivisione di video su Youtube ai vostri twit su twitter.

Timeline di dipity

Timeline di dipity

Al momento i servizi supportati sono:

  • Flickr
  • Picasa
  • Blogger
  • WordPress
  • Tumblr
  • Last.fm
  • Pandora
  • YouTube
  • Vimeo
  • Twitter
  • Yelp
  • Fire Eagle
  • Pownce
  • Friendfeed
  • Feed RSS generici

Oltre alla già citata linea temporale (Timeline), esistono altre tre tipologie di visualizzazioni:

  • flipbook: crea un album fotografico dinamico
  • list: il classico elenco
  • Map: crea una mappa su Google Maps per mostrare le iinformazione relative alla vostra Activity Stream.

Diversamente dal solito questo servizio mi è piaciuto tanto a primo impatto, non so che margini di diffusione e miglioramento possa avere, non so se sarà il solito fuoco di paglia del web 2.0 o se sarà un success, basterà attendere per vedere i risultati. Intanto potete vedere il mio profilo su dipity.

(P:S. secondo me però è meglio di FriendFeed)

[via Mashable]

BLIP.fm: il twitter della musica

BLIP.fm è un servizio musicale che si basa sull’idea di twitter, ma estendendola nel campo musicale.

BLIP.fm

In pratica permette di effettuare MicroBlogging, associando ai singoli messaggi delle canzoni. In realtà questa procedura, chiamata blip, avviene all’inverso, si sceglie una canzone e si inserisce il messaggio da associare.

L’idea di base è quella che ogni utente si comporta da DJ, scegliendo la propria playlist e realizzando così un microstreaming musicale, infatti le canzoni “blippate” verrano poi riprodotte dal browser. In base alle proprie scelte musicali i DJ acquisiscono “rispetto”, tramite la funzionalità “props”.

BLIP.fm si integra con Twitter, Jaiku, Pownce, FriendFeed, Tumblr, LiveJournal e Last.fm, Inoltre permette di integrarlo nel proprio sito tramite un widget personalizzabile simile a quello che vedete sotto.