L’evoluzione del marketing nel mondo delle scommesse online in Italia

Il mondo delle scommesse è cambiato a un ritmo vertiginoso nel nostro paese. Negli ultimi anni si sono aperte possibilità enormi per gli operatori di questo settore, che hanno avuto improvvisamente accesso a un mercato ricettivo e fertile come quello italiano. In particolare, negli ultimi 3 anni abbiamo assistito al boom del gioco d’azzardo online legale, che ha trasformato completamente l’approccio degli operatori del settore nel nostro paese. Vediamo in che modo si è evoluto il loro approccio al marketing e alla promozione.

Il percorso di legalizzazione del gioco nel nostro paese è stato accidentato e si è svolto in diverse tappe. Prima, nel 2008, sono diventate legali le poker room online. Poi, nell’estate del 2011, è stata la volta dei giochi da tavolo online, e quindi, a fine 2012, delle slot. Gli operatori si sono di volta in volta dovuti adattare alle nuove possibilità e alle nuove restrizioni, con soluzioni a volte geniali.

La legalizzazione del 2011, in particolare, ha finalmente permesso l’apertura di casinò online italiani, che da allora hanno anche potuto cominciare a promuoversi sui media tradizionali, oltre che su internet. Nelle nostre tv, alla radio, sui giornali e negli spazi pubblicitari delle nostre strade sono comparse pubblicità di siti di gioco. Inoltre, gli operatori hanno iniziato a sponsorizzare eventi sportivi, squadre di calcio, di Formula 1 e via dicendo. Insomma, dal momento della legalizzazione l’industria del gioco online ha promosso campagne di promozione simili a quelle di qualunque altra attività commerciale.

Ovviamente, però, tali campagne dovevano riuscire a colpire il target dei siti di gioco, che è composto in gran parte da giocatori giovani, che normalmente utilizzano la tecnologia per divertirsi.
Ecco perché i siti di gioco hanno puntato molto sull’ironia, come si può vedere nel divertente spot tv di Titanbet.it Casino. Questo divertente spot, che è andato in onda sulla televisione italiana, prende in giro le molte superstizioni per cui gli italiani sono famosi. Potete vedere un video di questa pubblicità su Youtube.com.

Particolarmente interessante è stato il tipo di marketing messo in campo dagli operatori prima della legalizzazione delle slot online a pagamento. Alcuni infatti a scopo promozionale hanno cominciato a offrire sui loro siti delle slot gratuite, per fare familiarizzare gli utenti con l’assortimento dei giochi e creare attesa verso il momento della legalizzazione.

Trattandosi di attività su internet, ovviamente gli operatori non potevano trascurare i particolari canali di comunicazione con il pubblico che il web offre. In particolare, i social network. Secondo alcune ricerche, sono ormai milioni gli italiani che utilizzano i social network come principale canale di informazione quotidiano, e si tratta in particolare di giovani. La legalizzazione del gioco in italia ha coinciso con l’esplosione dell’uso dei social network, in particolare di Facebook e, Instagram, e quindi la promozione attraverso questi canali è stato un passaggio obbligato per gli operatori, che hanno ideato speciali offerte e campagne per i loro follower.

L’evoluzione del marketing degli operatori del gioco in Italia è certamente un esempio interessante di sviluppo di un’attività promozionale in un mercato nuovo e attraverso mezzi sia tradizionali che di nuova uscita.

La cassa Oakheart è in giro ed io sarò Re dei Pirati

Diventerò il re dei Pirati!, chi mi conosce sa che lo ripeto spesso, per colpa di, o grazie ad, un Anime (un cartone animato giapponese, nella fattispecie “One Piece”), ma quella di Monkey D Luffy (Rubber nella versione televisiva italiana) è una frase che mi piace tanto, come la storia raccontata.

Perchè essere pirati non è fare rapine sul mare, essere pirati è avere spirito di avventura, avere dei sogni, delle speranze, e sicuramente tanta strada da percorrere, anzi più che altro mare da navigare. Quindi da qualche parte dovrò pure iniziare, e da buon pirata che ama divertirsi da dove scelgo di partire? Naturalmente dal RUM!

Ed il Rum è il compagno di avventure di tanti pirati, ricorderete tutti la canzoncina Yo Ho Ho Beviamoci Su cantata dal Capitano Jack Sparrow nella serie de’ I Pirati dei Caraibi, e ricorderete le sue avventure.

A proposito di avventure e rum, avete visto l’avventura lanciata dal Rum Bacardi Oakheart? Quella che su twitter e instagram si sta muovendo con l’hashtag #OAKadventure e che sta facendo viaggiare una cassa con dentro 50 oggetti,scelti alla BlogFest da 5 blogger d’eccezione, che rappresentano lo spirito Oakheart, per 5 città d’Italia dove si terranno altrettante feste, aperitivi e blogger.

Il viaggio dela cassa Oakheart si concluderà il 18 Febbraio, quando arriverà alla Social Media Week di Milano e dove ci sarà la festa finale dove 50 fortunati blogger estratti riceveranno uno degli oggetti contenuti nella cassa.
Insomma tante occasioni per assaggiare il nuovo Rum Bacardi Oakheart, che se non conoscete vi consiglio di provare, il suo sapore speziato vi porterà un pizzico di avventura un più nella vostra vita.

Infine vi chiedo, voi cosa avreste messo nella cassa? Io questo!

The Waiting: attesa per la nuova Renault Clio

Cos'è l'attesa? Cosa è l'incontro? Sappiamo cosa realmente ci accade ogni giorno? Siamo noi a scegliere?
E se tutto da un momento all'altro cambiasse? 

Queste domande, lasciate aperte nel modo giusto, trovano la loro dimensione ideale nella serie web The Waiting. Un racconto a puntate che vede protagonista Luca Argentero e che in cinque puntate ci racconta una storia speciale, quella di un uomo d'affari che di colpo si trova spaesato, vede le cose in maniera diversa, tra il paranormale e l'assurdo. I colori non sono più gli stessi, il tempo è rallentato, le persone scomparse o tutte uguali, le parole incimprensibili. Una storia breve che con semplicità riesce ad attrarre lo spettatore, dove la vera protagonista è la nuova Clio, automobile guidata dalla fidanzata, interpretata da Alice Torriani,  del protagonista, a cui quest'ultimo rifiuta sempre un passaggi. Una storia il cui vero senso è lasciato a noi, alla nostra coscienza, che nella serie è interpretata da ,Silvio Castiglioni, perchè ognuno il finale lo immagina come vuole e sceglie per se.

 

 

 

La storia difficilmente non vi appassionerà, perchè e veramente ben realizzata, in un attimo vi troverete all'interno di waiting4clio, la community virtuale che ruota attorno alla serie web e che in breve tempo vi vedrà come partecipanti di Enigmi4Clio, un concorso a premi organizzato da Renault, i cui indizi per partecipare sono dislocati nelle varie puntate della serie e che tramite la pagina Facebook ufficiale permette di vincere diversi premi.
All'interno del portale sarà possibile scoprire le caratteristiche della nuova Clio, un'automobile che Renault ha studiato dandole una forma seducente, in modo che il desiderio di possedere qualcosa di unico sia soddisfatto. Nello stesso sito inoltre sarà possibile, oltre a scoprire in anteprima le caratteristiche del nuovo modello, approfittare delle offerte uniche per i possibli acquirenti.

Devo dire che personalmente sono arrivato alla fine delle puntate con molti dubbi, con quale era davvero il senso. Con diverse domande. Il mio finale è quello che l'attesa vale il desidero, ma la propia scelta è ciò che fa la differenza.

Vi lascio il teaser di The Waiting e vi invito a vedere tutte le puntate. Poi naturalmente raccontatemi il vostro finale!

 

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Ben & Jerry’s Scoop Tour 2012: vi racconto il Final Event di Fregene

E’ passata una settimana dal 17 Giugno 2012, giorno dell’ultima data del Ben & Jerry’s Scoop Tour 2012,  e credo che terminata l’euforia naturale del momento sia ora di raccontarvi quanto accaduto nell’evento finale di Fregene.

Invitato all’evento come ambassador e partito oltre che con i ragazzi di ViralBeat anche con i compagni di avventura di I Love Green e La Domenica Mangio, e naturalmente oltre alla dolce compagnia di Naomi e alla presenza dei cari Ivan e Luisa, ci siamo ritrovati al lido Blu Fregene per il grande party finale dello Scoop Tour di Ben & Jerry’s che già a priori lasciava immaginare ad una grande scorpacciata di gelati, tra buon gusto e Fairtrade (quella cosa li che noi di solito chiamiamo commercio equo e solidale). Attesa per niente delusa dato che i gelati ci sono stati e oserei dire senza alcun limite, ed io naturalmente non mi sono fatto pregare nell’assaggiarli tutti.

Una volta occupata la postazione, lettino, costume e posizione ottimale per ottenere la migliore abbronzatura (si ragazzi l’ho capito che 6 non è protezione ma abbronzante e devo usare la protezione 20, ma così non mi abbronzerò mai), al lido di un mare che non me ne vogliate, ma da calabrese non mi ha fatto impazzire, inizia una lotta tra me e Ben & Jerry’s, riuscirò a riempire la mia pancia di gelati (è noto che io impazzisco per i gelati) o il duo del marchio di Unilever mi abbatterà prima del previsto?

Si inizia con un ‘Wich (si scrive proprio così, con l’apice davanti), il non classico gelato-biscotto, perchè di classico ha proprio poco, lo apri e vedi un gelato massiccio, gusto alla vaniglia con gocce di cioccolato tra due morbidi e spessi biscotti con pezzetti di cioccolato, ipercalorico naturalmente, delizioso oltre modo e appagante.

Arriva dopo poco l’ora delle coppette, che definirle così è davvero riduttivo dato che dalle dimensioni si nota che sono grandi quanto due gelati normali.
Si inizia con il Chunky Monkey, giusto a conferma del fatto che Ben & Jerry’s sceglie nomi particolari per i suoi prodotti, nomi e non solo, anche gusti e accostamenti sono fuori dal comune, infatti in questo caso abbiamo un gelato al gusto di banana con all’interno dei pezzi di cacao, a forma di banana, e noci. Inutile dire che il mio palato ha ritenuto tutto ciò sublime. Ah prima che lo dimentichi, dato che i ragazzi dello staff facevano il via vai distribuendo gelati a più non posso, ho anche fatto sciogliere il contenuto di una seconda coppetta gustandolo come drink, niente male nemmeno in quel caso!

Scena di panico improvvisa, dopo una mezzoretta circa, vedo i ragazzi distribuire nuovamente gelati e penso che devo assaggiare un altro gusto, ma vedo ancora solo Chunky Monkey, ma mi travesto da uomo coraggioso e senza un briciolo di orgoglio vado dalla ragazza e chiedo “non è che per caso hai quello al caramello?“, la tizia mi guarda in faccia, ride e mi risponde: “si chiama Caramel Chew Chew, iniziamo ad imparare i nomi!“, lo ripeto i nomi non sono proprio di quelli semplici, e come per magia mi trovo un delizioso Caramel Chew Chew in mano, gelato al caramello, variegato al caramello e pezzetti di cioccolato ripieni di caramello. Insomma caramello a più non posso, buono oltremodo. Faccio il bis subito!

Pausa da gelati, una bella doccia per rinfrescarsi e cambiarsi, alle 18.30 circa inizia la festa, arrivano gli alcolici, e ne ho provate diverse combinazioni, dallo Spritz al Mojito senza dimenticare Negroni e Vodka Tonic, arriva la musica e si inizia a ballare e a divertirsi ancora di più tutti insieme. Non manca però il pozzetto (che sembrava anch’esso senza fondo) pieno di gelati Ben & Jerry’s, tocca quindi ora assaggiare il Cookie Dough, gelato alla vaniglia con grandissimi pezzi di cookie e cioccolato, anch’esso gustato con molto piacere, nonostante sia forse il gelato più normale di tutti.

Tra un ballo e l’altro, con me e Paolo di I Love Green che diventiamo i cubisti della serata, decido di assaggiare il mancante gusto, Chocolate Fudge Brownie, e arriva li la mia delusione, me ne sono ricordato troppo tardi, il gelato al cioccolato con pezzi di brownie al cacao è andato a ruba ed io resterò col desiderio di assaggiarlo.

Non in via ufficiale quindi, data la mancanza dell’ultimo assaggio, devo decretare vincitore il Chunky Monkey, anche se la scelta e stata difficile ed io nel dubbio, prima di andare via, mangio un’altra coppetta per ogni gusto.

Si torna a casa contenti, con la pancia piena, con ancora la domanda su chi ha vinto tra me e Ben & Jerry’s, con un ricordo positivo e tanti nuovi amici. Non si può fare altro quindi che ringraziare Ben & Jerry’s e ricordare le sue grande iniziative come Good Ideas e Una Volta per Tutti, sperando di avere presto nuovi eventi simili.

 

L’autobiografia di Stefano Lorenzini ed il comitato Free Thomas Jay

Ne volete sapere di più? Leggete Thomas Jay, un falso condannato a morte, un vero libro.

Da qualche giorno parlo della storia di Stefano Lorenzini e del comitato Free Thomas Jay. Il caso di uno scrittore, di una condanna all’ergastolo e di un movimento che vuole che non venga commessa una ingiustizia, a causa di una legge vera e assurda e nota come Three Strikes Law.

Una storia misteriosa, tra verità e finzione. Una storia che è un libro, un’autobiografia da poter leggere e scaricare in anteprima sul sito Free Thomas Jay.
Prossimamente pubblicherò un post che avevo già inserito, con più informazioni e dettagli inediti sulla storia di Thomas Jay, intanto vi invito a visitare il sito ufficiale e leggere l’autobiografia di Stefano Lorenzini.

Free Thomas Jay. La storia di Stefano Lorenzini.

Se volete sapere la verità, leggete Thomas Jay, un falso condannato a morte, un vero libro.

Ieri avevo scritto un post sulla storia di Stefano Lorenzini e sul comitato Free Thomas Jay. Sulla storia di uno scrittore, di una condanna all’ergastolo e di un movimento che vuole che non venga commessa una ingiustizia.

Oggi ho deciso di oscurare momentaneamente quel post. Lo renderò nuovamente pubblico presto, ma per adesso preferisco che le cose restino così.

Intanto vi invito a guardare il video diffuso dal comitato Free Thomas Jay.

Thomas Jay, un falso condannato a morte, un vero libro.

Thomas Jay sembrava dovesse essere il prossimo nome a cui dedicare un post sociale, in questi giorni in cui sembra non mancare l’interesse per le cause sociali, così oggi, dopo aver scritto di Rossella Urru e Fabrizio Pioli, leggo per la prima volta di questo nome.

Dato che mi piace documentarmi su qualsiasi cosa inizio subito una ricerca, ma su Google ci sono pochissimi risultati, su Wikipedia non esiste traccia di Thomas Jay. Leggo la storia da quello che dovrebbe essere la pagina dedicata alla causa Free Thomas Jay, scopro che in realtà dovrebbe chiamarsi Stefano Lorenzini, un uomo con dietro una storia da film e condannato ingiustamente all’ergastolo.

Leggi tutta la storia di Thomas Jay, un falso condannato a morte, un vero libro.

Diventate Digital Report per lo Scoop Tour di Ben & Jerry’s

Ben & Jerry’s è un marchio che forse ancora non conoscete, io ad esempio non lo conoscevo fino a poco tempo fa, eppure piano piano sta prendendo piede in Italia e conquistando chi assapora il suo gelato, che oltre al gusto coinvolge per la sua filosofia.


Per la diffusione del marchio l’azienda ha così pensato di realizzare lo Scoop Tour, degli eventi nelle principali piazze italiane da lunedì 7 maggio a domenica 17 giugno, che passerà da Roma, Milano, Padova Venezia, Bologna, Ferrara, Pisa, Firenze, Siena, Perugia, e Napoli. In particolare Ben & Jerry’s, insieme agli amici di ViralBeat, l’azienda che si occupa per loro in Italia della comunicazione online, ha deciso di scegliere un Digital Reporter che seguirà quotidianamente il viaggio, postando in tempo reale sul web e interfacciandosi col Team Social per raccontare tutto quello che accade durante il tour. Inoltre sarà suo compito gestire le richieste degli utenti che attraverso i social network potranno suggerire le altre tappe del viaggio.

Se vi sentite in grado di svolgere tale compito e volete partecipare alla selezione vi basta candidarvi inviando all’indirizzo email digital.reporter@viralbeat.com il vostro Curriculum Vitae ed  una lettera motivazionale, inoltre sulla Fan Page di Ben & Jerry’s dovrete riproporre la stessa lettera accompagnata da una vostra foto simpatica (la più simpatica che avete!) ed un video di presentazione alla candidatura.

Tutto ciò oltre che essere divertente sarà anche retribuito, avrete pagato vitto e alloggio ed in più un compenso di 4.000 euro lordi. Non male direi.

Quindi? Cosa aspettate?

TuttoRugby:l’app per i fan del 6 Nazioni

Il torneo di rugby del 6 Nazioni continua ad andare avanti e vede l'Italia impegnata in prima linea, anche se ancora purtroppo con risultati deludenti, riuscendo a fatica a dimostrare di essere ai livelli delle altre compagini. Nonostante ciò si continua a credere di poter fare bene e così la nazionale italiana continua a farci sognare.

Nonostante il continuo crescere di interesse per questo sport, il rugby è rimasto fino ad oggi un prodotto per pochi, ma nell'era di Wikipedia e dell'iPhone tutti possono saperne di più, così arriva Peroni che con la nuova applicazione chiamata tuttorugby permetterà a chiunque di saperne di più, oltre naturalmente a poter usufruire di tanti altri servizi.


La nuova app, disponibile al momento per iPhone, iPod touch ed iPad, dedicata si agi amanti del rugby ma anche a chi si avvicina lentamente a questo sport, fornisce diverse funzionalità, in primis il focus è sul torneo del 6 Nazioni, con calendari, rose, formazioni e risultati, ma non solo, un'ampia sezione dedicata alle news è ben corredata oltre che dalle notizie anche da video aggiornati quotidianamente. 
La sezione Terzo Tempo contiene tutte le informazioni su come raggiungere il Peroni Village, mentre il Pub Finder aiuterà chiunque a trovare il pub più vicino che trasmette in diretta le partite del Sei Nazioni. Infine la sezione Team Face farà uscire fuori il patriottismo che è in noi, permettendoci di cololare con i coori della nostra bandiera il nostro volto.

Insomma il rugby diventa social e Peroni con TuttoRugby fa avvicinare tutti a questo sport. Provare per credere.

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Mr.Day, che felicità!

Grazie ad una nuova campagna di Zzub ho ricevuto oggi a casa il cestino delle meraviglie. Una scatola piena di merendine Mr.Day.
Ecco cosa hanno visto oggi i miei occhi!

Quelle che vedete sono:

  • Una confezione di plumcake Mr.Day
  • 3 Plumcake monodose
  • Una confezione di Ciambelle Mr.Day
  • 3 Ciambelle monodose
  • Una confezione di Muffin Mr.Day
  • 3 Muffin monodose
  • 2 Tovagliette all’americana
  • 2 Quaderni
Qualcuno di voi vuole assaggiare? Io sicuramente a breve vi dirò la mia in dettaglio, anche se chi mi conosce già sa che adoro le ciambelle Mr. Day!