Pensa Differente

Qualche giorno fa ho fatto ad Apple gli auguri per i 33 anni di vita, oggi mi è tornato in mente un loro storico spot, il famoso “Think Different” che allego sotto sia nella forma cartacea che in quella presentata nele tv. Chi lo ricorda?

Ecco i pazzi.
I disadattati.
I ribelli.
I contestatori.
Quelli sempre al posto sbagliato.
Quelli che vedono le cose in modo diverso.
Non amano le regole
E non rispettano lo status quo.
Puoi lodarli, disapprovarli, citarli,
Puoi non credere loro, puoi glorificarli o denigrarli.
Ma ciò che non potrai fare è ignorarli.
Perché loro sono quelli che cambiano le cose.
Inventano.     Immaginano.     Curano.
Esplorano.   Creano.          Ispirano.
Mandano avanti l’umanità.
Forse devono per forza essere pazzi.
Altrimenti come potresti guardare una tela vuota e vederci un’opera d’arte?
O sedere in silenzio e sentire una musica che non è mai stata composta?
O guardare un pianeta rosso e immaginare un laboratorio su ruote?
Noi realizziamo strumenti per questo tipo di persone.
E se alcuni vedono la pazzia, noi vediamo il genio.
Perché le persone così pazze da pensare di poter cambiare il mondo
sono quelle che lo cambiano.

La legge sull’editoria non sarà nemica dei Blog?

Leggo sul sito dell’ASCA di una risposta di Gentiloni al “casino” che si è creato negli ultimi due giorni in merito alla legge sull’editoria

“L’allarme lanciato da Beppe Grillo e ripreso da molti commenti al mio blog e’ giustificato: il disegno di legge sull’editoria, proposto dalla Presidenza del Consiglio e approvato una settimana fa in Consiglio dei Ministri, va corretto perche’ la norma sulla registrazione dei siti internet non e’ chiara e lascia spazio a interpretazioni assurde e restrittive”.

”Naturalmente, mi prendo la mia parte di responsabilità come ha fatto anche il collega Di Pietro nel suo blog per non aver controllato personalmente e parola per parola il testo che alla fine e’ stato sottoposto al Consiglio dei Ministri. Pensavo che la nuova legge sull’editoria confermasse semplicemente le norme esistenti, che da sei anni prevedono si’ una registrazione ma soltanto per un ristretto numero di testate giornalistiche on line, caratterizzate da periodicita’, per avere accesso ai contributi della legge sull’editoria. Va bene applicare anche ai giornali on line le norme in vigore per i giornali, ma sarebbe un grave errore estenderle a siti e blog Ho sempre sostenuto questa tesi, sia in parlamento che nei dibattiti pubblici (anche martedi scorso, rispondendo a una domanda di Fiorello Cortiana)”.

”Il testo, invece, e’ troppo vago sul punto e autorizza interpretazioni estensive che alla fine potrebbero limitare l’attivita’ di molti siti e blog. Meglio, molto meglio lasciare le regole attuali che in fondo su questo punto hanno funzionato”.

”Riconosciuto l’errore, si tratta ora di correggerlo. E sono convinto che sara’ lo stesso sottosegretario alla Presidenza, Levi, a volerlo fare”.

Benissimo, forse il problema è rientrato, ma aspettiamo e vediamo.

Ma che grandi teste di cazzo!

Si parla di libertà digitali, democrazia digitale e puttanate varie e poi vogliono far morire i blog e i siti minori?

In pratica la legge Levi-Prodi prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro.

Deve registrarsi al ROC chiunque faccia “attività editoriale”, non ci dovrebbero essere costi ma tante carte da compilare e quindi molta burocrazia.

Che succederà? Sarà applicabile la legge?

Firmate le petizioni:

Leggete ulteriori approfondimenti:

vi pregherei di segnalarmi qualsiasi notizia a riguardo!

Update: aggiunto il disegno di legge

Update #2: aggiunti un pò di blog che parlano della faccenda, sistemate le petizioni e aggiunta la lettera di Levi a Grillo

Update #3: il problema sembra rientrato: La legge sull’editoria non sarà nemica dei Blog?