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Il Festival Internazionale del Giornalismo 2012 ( International Journalism Festival 2012 – #ijff12) ha bisogno di te!

Logo ijf12Il Festival del Giornalismo si prepara all’edizione del 2012, se siete volenterosi e volete contribuire da volontari dando una parte del vostro tempo per aiutare nelle attività di ufficio stampa, logistica eventi, infopoint,  fotografi, video maker, redattore web non esitate e date il vostro contributo.
Ma non finisce qui, se invece avete delle idee per l’International Journalism Festival, per arricchirne il programma, proponetele subito!

Avete tempo fino al 31 Dicembre 2011!

Apple viola la privacy. Traccia gli utenti di iOS

L’argomento di ieri e oggi sembra essere il fatto che Apple tracci gli utenti violandone la privacy nei dispositivi dotati di iOs (leggasi iPad e iPhone).

Con Pino Bruno e Francesco Bramato ci siamo documentati meglio e abbiamo scritto insieme l’articolo “Apple privacy e tracking. It’s the same old story” cercando di fare un pò di chiarezza su quanto portato alla luce negli ultimi giorni da ricercatori ed esperti.

Carlo De Benedetti al Festival del Giornalismo 2011

La lezione di Internet? Crea una rete e i contenuti verranno.

Tra le altre, queste parole di Carlo De Benedetti hanno richiamato la mia attenzione oggi al Keynote speech intitolato: “Il giornalismo: un’infrastruttura della democrazia”, nel quale il presidente del Gruppo Espresso ha parlato del giornalismo, del futuro dei giornali e dei nuovi media.

Carlo De Benedetti

In un ottimo monologo De Benedetti ha ben inquadrato la differenza tra le notizie provenienti dagli utentì, e dai social network vari, e quelle proposte dai giornali (che siano essi cartacei o digitali). La focalizzazione giusta è stata quella del segnalare che la capacità del giornalista non è più quella di cercare la notizia, bensì di selezionarla, interpretarla e commentarla.

In circa un’ora di parole De Benedetti è stato abbastanza chiaro e dettagliato, salvo cadere sul tema Wikipedia, ripreso da Arturo di Corinto, e insistere sul proprio errore.
Alla fine purtroppo si torna sempre sul discorso della responsabilità dei contenuti, che a dire il vero mi hanno fatto pensare che la Legge Bavaglio possa far piacere a tutti coloro che ruotano intorno al giornalismo classico, dall’Editore al Giornalista. Non per fare di tutta l’erba un fascio (Anna Masera ha dimostrato sul suo account twitter di conoscere l’argomento), ma l’idea generale sembra quella.

Ma alla fine questo cerchio come si chiude? C’è bisogno di informare gli informatori?