Eric Carr (New York, 12 luglio 1950 – New York, 24 novembre 1991)

Kiss: 20 anni fa ci lasciava Eric Carr

Eric Carr, The Fox, fu il batterista dei Kiss per molti anni, ebbe la sfortuna di morire lo stesso giorno di Freddie Mercury, facendo si che la sua morte passasse in sordina.

Eric Carr (12 luglio 1950 – 24 novembre 1991)

A vent’anni dalla sua morte è giusto però ricordare anche lui, il cui vero nome era Paul Charles Caravello, ed il suo talento.

Tiziano Ferro crede in Google+

Tiziano Ferro arriva su  Google+, senza mezze misure, pubblicizzando il suo profilo e cercando di avere un ruolo di rilievo.
Il social network di Google  piano piano sta diventando realtà e sembra proprio che i personaggi famosi possano fare da traino alla sua crescita, diversi sono gli esempi internazionali, da Madonna a Britney Spears a Snoop Dogg, ma ora anche i cantanti nostrani si affacciano a questo nuovo modo di vedere l’interazione sociale online e si presentano. Tiziano Ferro è il primo caso forte di VIP italiani, annunciato dal blog di Google stessa, ad approdare su Google+, e lo fa senza restare sotto tono. Innanzitutto sfrutta google AdWords per pubblicizzare il suo ingresso e le sue attività su g+, rendendo già di per se il tutto speciale.

La pubblicità AdWords di Tiziano Ferro su Google+

Ma non finisce qui perché il cantante promette una presenza costante sulla piattaforma di Big G, parla di anteprime, di conferenze stampa e di un rapporto diretto con il pubblico. Grazie alla chat di Google+, la potenzialità degli Hangouts e qualche altra chicca del social network le premesse per una buona riuscita ci sono tutte, inoltre proprio queste caratteristiche potrebbero permettere a g+ di otenere una grossa fetta di mercato fino ad oggi dominata da Facebook ed in parte da Twitter. Ci riuscirà?

MTV EMA 2011, io ci sarò!

MTV EMA 2011, Belfast, 6 Novembre 2011. Io sarò li.

Grazie a Swatch MTV Playground parteciperò agli MTV European Music Awards 2011 in qualità di blogger per MelodicaMente, aggiornando live tutto ciò che accadrà nel corso dell’evento ed il giorno prima.
In attesa dell’evento racconterò in anteprima qualcosa sui premi, sul luogo dell’evento, sui premiati e sugli artisti presenti nella rubrica Road To MTV EMA 2011.

Beh ci sentiamo li!

Addio SuperSic

Però Diobò se te hai nella testa un obiettivo, un qualcosa che devi raggiungere, secondo me ti aiuta ad andare avanti senza paura.

Marco Simoncelli 1987-2011

Ciao SuperSic,
mi piacerà ricordarti così, che mi facevi compagnia e tanto ridere.

Come Vasco Rossi abbatte nonciclopedia

Nella vita bene o male gli artisti capiscono quando arriva il momento di smettere, lo hanno capito i REM che hanno deciso di sciogliersi, lo stanno capendo gli U2 che sono vicini allo scioglimento, pensate voi che anche Ivano Fossati capisce quando deve dire addio alla musica, ma Vasco Rossi, tra cliniche e vita su Facebook, proprio non lo capisce.

Così stamattina apprendo una triste notizia, nonciclopedia, la parodia di Wikipedia, è stata denunciata da Vasco per diffamazione e decide di chiudere. La pagina diffamatoria (questa la versione di archivio) è stata rimossa ed i gestori del sito hanno deciso di chiuderlo a tempo indeterminato, una sorta di sciopero.

Naturalmente su internet gli utenti si sono rivolti contro il Blasco nazionale, il quale si è sentito in dovere di giustificarsi, parlando di Nonciclopedia su Facebook, per mezzo della sua portavoce Tania Sachs e successivamente anche con le parole del suo avvocato.
Alla fine dei conti lo scontento è tanto, difficile non capire il genere di sito che è nonciclopedia, dove anche gli insulti diventano satira ed ironia, normale gridare al bavaglio.

Vasco, questa volta hai toppato ed è normale che anche Fabri Fibra ti attacchi, tu che parli di libertà, tu che parli di droga e dici di non incitare all’utilizzo, io quel che penso ho paura a dirtelo, quindi te lo faccio dire da un tuo collega.

10 motivi per andare al Jazz:Re:Found Festival

Dopo il mio post sui 10 motivi per non andare all’Heineken Jammin’ Festival, evento che tra l’altro come da previsioni si è rivelato un mezzo flop, ho ricevuto alcune richieste su quali altri festival evitare ed a quali andare, eccomi qui quindi con 10 buoni motivi per andare al Jazz:Re:Found Vercelli Music Art Festival .

Ecco i 10 motivi:

  1. Il Jazz:Re:Found è un evento maturo, si svolge ormai da diversi anni e sta diventando un riferimento nel settore di appartenenza;
  2. al pari dell’Italia Wave Love Festival e diversamente da altri grandi eventi, il Jazz:Re:Found è un festival economico,  l’ingresso per un singolo giorno costa 14 euro, mentre l’abbonamento per tutti i giorni dell’evento costa solo 32 euro;
  3. il festival dura 4 giorni e offre scelta per tutti i gusti, proponendo anche artisti minori o emergenti;
  4. il cast del Jazz:Re:Found presenta anche grandi nomi, tra i più apprezzati nel loro genere, come ad esempio i notissimi Afrika Bambaataa,  il DJ e turntablist canadese Kid Koala, o la formazione del James Taylor Quartet, o infine gli italianissimi Casino Royale, che sicuramente non hanno bisogno di presentazioni;
  5. il festival si svolge a Vercelli, comune piemontese che vanta una bella storia, essendo anche tra le città decorate con Medaglia d’Oro come “Benemerite del Risorgimento Nazionale”, e grazie anche al suo centro storico medievale merita di essere visitata;
  6. Jazz:Re:Found è ecologico, la location precisa dove si terrà l’evento è Cascina Borghetto, un luogo in cui è prevesta una bonifica con l’intenzione di creare una città nel verde;
  7. è presente una piccola area camping ben strutturata e vicina al main stage, con docce e area ristoro aperta sin dal mattino, tutto ciò gratuitamente per tutti;
  8. vi sono un sacco di eventi collaterali, aprendosi così ad altre arti che non sono solo la musica, ma anche a sport e divertimenti di strada, come lo skating ed il writing;
  9. la correlazione tra Jazz ed Enogastronomia si fa sentire tanto e potrete assaporarla in Jazz:Re:Food;
  10. La disponibilità dei ragazzi di Jazz:Re:Found e Casanoego è ai massimi livelli, dall’organizzazione musicale al Children Village cercheranno di farvi stare nel migliore dei modi.

Beh, io penso che non servano altri motivi, se avete la possibilità un salto al Jazz:Re:Found Festival fatelo!

 

10 Motivi per NON andare all’Heineken Jammin’ Festival 2011

State pensando di andare all’Heineken Jammin’ Festival 2011 che si terrà al Parco San Giuliano di Mestre (Venezia) il 9, 10 ed 11 Giugno 2011? Ecco dieci buoni motivi per non andare:
  1. Il biglietto costa troppo: si va dagli € 63,25 agli € 64,40 in base alle giornate, escluso diritti di prevendita e costi di commissione, mentre l’abbonamento costa € 172,50. Considerando i costi aggiuntivi si arriva anche a 78,25 euro. Considerando il raffronto con ad esempio l’Italia Wave Love Festival, dove con € 27,00 si entra e ci si gode ad esempio Lou Reed credo ci sia poco da aggiungere.
  2. La location dell’evento, il Parco San Giuliano di Mestre sembra avere stretto accordi con il maltempo: è da ricordare lo scorso anno quando a causa del nubifragio fu annullato il concerto dei Green Day, il quale non è stato un caso isolato, già nel 2007 vi era stata una tromba d’aria ed erano stati annullati tra gli altri i concerti dei Pearl Jam, dei Linkin Park, degli Aerosmith e degli Smashing Pumpkins, quel giorno inoltre si ferirono 30 persone.
  3. Al Parco San Giuliano non ci sono ripari (alberi o simili): il luogo dell’evento non va d’accordo nemmeno con il bel tempo, quando capita una giornata di sole è impossibile trovare riparo, vi sono pochissimi alberi a far da ombra, non si trovano fontanelle d’acqua ed i luoghi di refrigerio sono sempre sovraffollati.
  4. La birra costa troppo ed è di qualità scarsa: se vai in un posto dove c’è il marchio Heineken come minimo ti aspetti di bere a costi contenuti, in realtà un bicchiere di birra (40cl) costa cinque euro e la qualità è a dir poco scadente, sembra che al posto di alcohol sia stata miscelata con acqua.
  5. L’organizzazione è pessima: è evidente già da quanto detto su, inoltre l’anno scorso durante il nubifragio non vi è stata alcuna comunicazione, le persone sono state lasciate in balia della sorte. Oltre al fatto che vi è stato un pseudo rimborso solo per chi aveva il biglietto per la giornata (la possibilità di vedere il concerto il giorno dopo e nulla di più), mentre chi aveva acquistato l’abbonamento è rimasto fregato.
  6. Poche band e artisti di rilievo: Ci sarà Vasco, che ha altre 8 date in giro per l’Italia, ci saranno i Negramaro che di date nel belpaese ne faranno ben 19, simile a loro la situazione di Fabri Fibra, forse gli unici artisti per cui varrebbe la pena partecipare sono i Coldplay ed i Beady Eye.
  7. HJF non è più un festival rock: leggi sopra, mi sembra chiaro che Vasco non sia da considerare più rock, i Negramaro di sicuro no nlo sono, Fabri Fibra è il paladino dell’Hip Hop italiano, Cesare Cremonini invece del pop.
  8. Ci sono festival migliori: come già detto in Italia c’è l’Italia Love Wave Festival, ma anche il Rock in Roma è un’ottima scelta(anche perché un agriturismo a Roma a prezzi accessibili lo trovare facilmente, e se non volete seguire proprio tutto il festival potete sempre visitare la città), così come il Rock In Idrho, il Jazz:Re:Found, l’I-Day Festival, ed infine se avete voglia e possibilità di muovervi oltre i confini italiani, da non perdere è lo Sziget Festival
  9. Venezia e Mestre sono città care: si sa bene, Venezia è una delle città turistiche più visitate in Italia, così tutto il circondario risente della sua influenze, i prezzi degli alberghi e dei ristoranti di Mestre non sono per nulla economici.
  10. E’ il peggior festival Heineken: il marchio della famosa birra è accostato a molti altri festival, quello italiano si rivela il peggiore. Se volete proprio partecipare ad un festival dell’Heineken, andate all’Open’er Festival.

Voi avete veramente buoni motivi per andarci o siete d’accordo con me?

L’Istruzione è un Diritto. Riprendiamocelo.

Lo scempio che si sta facendo intorno all’Istruzione ed in particolare alla Scuola Pubblica sembra non avere limiti, così sempre più persone comuni e personaggi famosi scendono in campo in difesa di ciò che “forma e cresce” le generazioni.

Questa volta a dire la loro sono gli Afterhours, i quali hanno scritto un appello su Repubblica, dove dicono:

“Un paese in agonia.
Politicamente in primis ma se scaviamo più a fondo troviamo le radici logore di una società annichilita nella sua più importante sorgente: la cultura.
Il taglio dei fondi alla scuola pubblica e contemporaneamente l’incremento di quelli alle paritarie non è che l’ennesimo attentato al bene primario di qualunque paese civile e libero.
Mandiamo in esilio i nemici della cultura.
Urliamo loro la nostra indignazione e riprendiamoci il nostro sacro diritto all’educazione.
Pubblica.”

E mentre altrove si combatte per la propria terra e per la propria vita, qui senza essere eroi basterebbe combattere un poco per i propri diritti. E riprenderseli.

E a proposito di Afterhours, eroi, riprendere, e al pensiero mio che tutto ciò sarebbe bello, vi lascio “Riprendere Berlino”.

Sanremo 2011 visto da un cinico

Non saprò scrivere di Sanremo 2011 con il fare comico di chi è professionista, nè con lo stile di chi ha occhio critico, eppure anche io voglio dire la mia riassumendo pensieri di ieri sera.

Quella che è stata una delle serate più mosce del Festival della Canzone Italiana, forse la più noiosa degli ultimi 150 anni, inizia con Antonella Clerici, subito dopo il buio che mi ha fatto impaurire pensando che da un momento all’altro potesse apparire Mauro Masi il quale rivelava che le sue famose telefonate di dissociazione (o non dissociazione) venivano fatte da quel palco. Passato il testimone a Gianni Morandi vi è la cerimonia di apertura, si avete letto bene, perchè sembra proprio di assistere all’inizio delle Olimpiadi.

Con estrema velocità vengono annunciati i primi cantanti, arriva Giusy Ferreri vestita nuda, in compenso questa volta non sembra di ascoltare un CD rotto. La canzone sembra brutta, scopriremo a fine della puntata che in confronto a molte altre merita la sufficienza.

Si presenta poi sul palco Luca Barbarossa insieme ad una donna sui trampoli, che scoprirò poi afferire al nome di Raquel Del Rosario, il quale canta la canzone più allegra della sua vita. Anche a lui si può dare una sufficienza, alla fine dei conti.

Tocca poi a Roberto Vecchioni che canta e trema come se avesse il morbo di Parkinson e propone una canzone cantautorale, peccato che lo faccia quando la sua vena di cantautore è già esaurita da un pezzo. Merita un sei e mezzo, se non altro per la storicità.

Anna Tatangelo canta “Bastardo“, vestita un cesso, truccata peggio e con le orecchie che sembra Ciripiripì Kodak. Nonstante tutto ciò meriterebbe la sufficienza per non aver cantato un pezzo che sembra di Gigi D’Alessio.

I La Crus distruggono ogni mia aspettativa, una volta indicavano il futuro della musica, erano alternativi, oggi sembrano essere il passato. Mediocri e anche meno.

Salgono (meritatamente direi) sul palco Belen Rodriguez ed Elisabetta Canalis, due inutilità (bone per l’amor del cielo ma per il resto si salverà leggermente solo Belen) che si fingono di odiarsi ma in realtà si odiano davvero.

Torna dopo 16 anni all’Aristo Max Pezzali, la cosa bella è che canta la stessa canzone di 16 anni fa e nessuno se ne accorge perchè non si capiscono le parole. Quattro è un voto rubato.

Nel corso della pubblicità c’è chi s chiede come sia stato fino ad ora Sanremo, mi viene da pensare che ieri il Festival è stato come la politica. Un magnaccia, una straniera, una italiana, e tanta gente che urla.

Mi piace tanto Davide Van De Sfroos, non capisco il dialetto suo e le parole, ma ha ritmo e carica da vendere. Merita un otto pieno. Susciterà polemiche? Non più di tante dato che non del sud.

Anna Oxa sembra drogata e non si capiscono le parole. Non riesco a giudicarla vi giuro. ditemi voi cosa ne pensate.

Quando Tricarico canta la sua ninna nanna spero vivamente di non addormentarmi, resto in ogni caso deluso. Giudizio mediocre.

I Modà come sempre sembrano i Negramaro senza benzina, ma la presenza di Emma Marrone (quella di Amici) li fa giò diventare vincitori virtuali del Festival di Sanremo 2011. Nel mentre ascolto il pezzo, che a tratti ricorda il “riderà, Riderà, Rideràà” di Little Tony, comunque capisco che “Arriverà” è la canzone ispirata dai racconti delle ragazze coinvolte nel bunga bunga con il premier. In tutto ciò mi pare la migliore canzone del festival.

Attendo inutilmente la chiamata di Silvio Berlusconi che dice “è il peggior Festival degli Ultimi 150 anni”, poi quella di Mauro MAsi che si dissocia, ma niente, resto deluso.

Rischio caduta a Sanremo, la Canalis tenta di uccidere Belen, nel frattemp su twitter Rudy Bandiera chiede: “Ma vanno d’accordo la Belen e la Canalis? Per me si odiano come Fini e Berlusconi“. Io  rispondo: “per me la Canalis e la Rodriguez si odiano come Ruby e la Minetti“. La risposta di Rudy la censuro. Che poi Ruby, Rudy, sta cosa mi inquieta e non poco.

Quando sul palco c’è Luca Madonia penso che Franco Battiato sia diventato un corista. La mano del maestro si sente però e in fondo merita un quasi sette.

Patty Pravo sul palco fa capire che Il Festival di Sanremo vuole essere giovane e dimostrare che è in arrivo una ventata di freschezza. Il prossimo anno. Mi rifiuto di ascoltare la canzone però penso che la sua morte in diretta sarebbe un evento, tanto era già vestita a lutto.

Gianni Morandi dice di voler “allentare la tensione della gara“, a questo punto penso che mandarenna in onda un film muto.

Belen insieme al maestro Miguel Angel Zotto si butta in un passionale tango, in quel momento penso che la Canalis ci mostrearà un Su Passu Torrau. Mi deluderà due volte facendo il verso a Pulp Fiction. Dell’esizione della bella argentina credo di non sapere giudicare come sia come tanguera, però come caquera…

Arriva Nathalie Giannitrapani, nome che mi fa pensare, se è nata li come si chiama?. A parte ciò mi sembra molto più piatta di come vista a X Factor, anche se è da ritenersi sufficiente.

Ennesima apparizione per l’ennesimo anno di Albano Carrisi, forse spera di fare il record di ultimi post per entrare nel guinnes dei primati, pensando che è meglio andare a ballare in Puglia immagino che dietro le quinte stiano facendo una seduta spiritica per far rivivere Modugno. Patetico.

Finisce lo strazio, ma tutto ciò è servito a farmi capire una cosa, la salma di Mike Bongiorno è stata trafugata solo per amor di popolo, affinchè alla sua anima fosse risparmiato tutto ciò. Alla fine vengono buttate fuori la Oxa e la Tatangelo.

Della serata resta di bello solo la canzone “Ti sputtanerò” di Luca e Paolo, ora attendiamo ciò che ci mostreranno oggi. Speriamo in un cambio di direzione. Del governo anche.