Se vai a Palermo, non toccare le banane!

Il 30 Ottobre e l’1 Novembre sono stato, insieme a Tiziana, a Palermo, una città che mi ha positivamente colpito.
Purtroppo non ho avuto tempo prima di scrivere due righe decentemente e quindi lo faccio oggi, come al solito di corsa, per non dimenticare di farlo del tutto.

Palermo è veramente una splendida città, in fondo come tutta la Sicilia, regione spesso ignorata dai più ed attaccata solo quando si deve parlare di Mafia, eppure io a Palermo sono stato bene, ho visto un centro storico ben curato, una buona dislocazione di chioschi informativi ed una popolazione accogliente.

Piccolo resoconto dei luoghi dove sono stato in quello che è stato poco più di un giorno, veramente poco per apprezzare in pieno la città, ma utile per avere in futuro memoria del viaggio:

  • Abbiamo alloggiato al Grand Hotel Wagner, un albergo cinque stelle non troppo costoso e non proprio nel mio stile, è un Neo-Classico dei primi del ‘900, ma ben fatto, comodo e al centro di Palermo. Ci tornerei.
  • Essendo arrivati tardi abbiamo cercato abbastanza di fretta un locale dove mangiare, optando erroneamente su consiglio di Google Places (per le recensioni di 2Spaghi) per il locale “Al Cancelletto Verde”, un locale prettamente turistico che non soddisfa il mio gusto e tra l’altro anche caro.
  • Il giro turistico pomeridiano, rigorosamente a piedi e con tutta la nostra ignoranza su Palermo, sui suoi luoghi e sulla sua storia antica, ci ha permesso di vedere prima il Teatro Politeama, poi attraversando tutta via Maqueda abbiamo visto prima i negozi del corso, quelli però non mancano in nessuna città, abbiamo visto l’imponenza del Teatro Massimo, siamo passati nella piazza de’ I Quattro Canti, quella che una volta era il centro simbolico di Palermo, fino ad arrivare a piazza Pretoria (o piazza della vergogna) dove abbiamo ammirato la Fontana Pretoria ed il Palazzo Pretorio, sede del Comune.
    Successivamente siamo passati da corso Vittorio Emanuele e via Roma dove non abbiamo potuto non notare la maestosità della struttura delle Poste.
  • La serata, grazie a Marcello, è stata un pò più ordinata, a parte il fatto che prima di portarci a cenare ci ha fatto girare per mezz’ora in locali che sistematicamente erano chiusi (-_-). siamo stati a Mondello, il borgo marinaro di Palermo nonchè localita turistica estiva, fermandoci alla “Trattoria Da Calogero”, tipico locale da litorale marittimo in cui però si mangia divinamente. Li abbiamo assaggiato costracei e molluschi in tutti i modi possibili: dal polpo bollito dal sapore unico alle ostriche fresche, dai fasolari agli spaghetti con il riccio. Inutile dire che il mio palato ne ha gioito e la mia tasca non ha pianto.
  • Abbiamo concluso la serata con un giro di Palermo, in cui il nostro Cicerone ci ha illustrato alcune cose di Palermo, ci ha fatto vedere la Cattedrale dall’esterno più alcune cose meno note. Infine prima di tornare a riposare siamo passati da via D’Amelio.
  • La mattina del secondo giorno siamo stati a Monte Pellegrino in visita al Santuario di Santa Rosalia, luogo di culto cristiano realizzato all’interno di una grotta, molto affascinante.

E’ stato fatto tutto molto di fretta (come questo post), ma mi sono promesso di tornarci a Palermo, perchè quella città non è solo Mafia, non è solo tutto ciò che vediamo ogni giorno ed anche se bisogna ricordare di non toccare le banane, Palermo è una città che merita di essere visitata.

Resto o Vado? Qualcuno dice Vieni via con me!

Ieri sera è stata una splendida serata, una di quelle in cui c’è stato qualcosa di diverso, in cui il Popolo Italiano è stato orgoglioso di definirsi tale.
Ieri è stata la prima serata di Vieni Via con Me, trasmissione presentata da Fabio Fazio e Roberto Saviano che ha risvegliato gli animi assopiti di chi, per fortuna o purtroppo citando Giorgio Gaber come ieri ha fatto Daniele Silvestri, è Italiano.

Vieni via con me”, titolo poco dubbio che apre alle riflessioni sul perchè restare In Italia o perchè andare via dalla stessa, riesce nella sua prima giornata a fare il boom di telespettatori e a battere il Grande Fratello, diretto concorrente nella sfida della prima serata tra Rai e Mediaset.
La trasmissione riesce sotto tutti gli aspetti, riesce in diretta, riesce il giorno dopo, riesce quando Fazio apre la serata, riesce quando Saviano in oltre mezz’ora di monologo parla della macchina del fango, del rischio che corre la democrazia e ricorda Giovanni Falcone, riesce quando Roberto Benigni tra il serio ed il faceto le canta al Premier Silvio Berlusconi, al governo, prendendo in giro tutti da Saviano a Rosy Bindi, riesce quando Nichi Vendola dimostra che l’omosessualità non è un crimine, riesce quando con Claudio Abbado si parla di Cultura, riesce quando si spengono le telecamere.

Nonostante Il Giornale si senta toccato e paragonato alla mafia e corra ai ripari sminuendo il tutto ben accompagnato dal sempre pari passo Libero che parla del buttar fango ma nel verso opposto. I due quotidiani non stanno al gioco e cercano qualsiasi motivo per attaccare Vieni via con me, prima parlando degli alti costi del programma, naturalmente cercando di far leva sul fatto che essendo la RAI il servizio pubblico sono i contribuenti a pagare, ma forse non ricordando gli stipendi d’oro dei propri direttori e soprattutto dimenticando che i quotidiani godono di sovvenzioni statali. Naturalmente poi si passa alla difesa di Berlusconi, all’attacco a Fazio il quale è definito barman, all’attacco a Saviano che viene citato in positivo quando ci differisce dalla Cina e dal fascismo (ma io direi anche da Cuba), ma subito dopo quando si parla di privacy, di quella vera non è un eroe, perchè tocca le escort, perchè tocca Il Giornale.
Accusano di non avere diritto al contraddittorio (insomma come in genere fanno loro ed il loro padrone), accusano lo scrittore della facilità che ha nel nominare Giovanni Falcone, come se non avessero notato che Roberto Saviano già ieri è andato in una precisa direzione, quella di far capire che soli si muore. I due giornali chiudono tornando sui compensi, si leggono cifre astronomiche per i conduttori, addirittura € 2.400.000 in due mentre chi è li a difendere la trasmissione parla di poco più di 400.000 euro, si parla della perdita economica data dal programma.

Niente di tutto ciò regge, per dirla come è stata detta da loro ieri sera, ogni giorno io pago per cose che non voglio, pago per Rete 4, pago per reati mai puniti, pago perchè sono Italiano, ogni giorno vedo la stampa fare i propri comodi, ogni giorno vedo la mafia diventare un’industria,  ogni giorno ho paura del futuro, se mai ci sarà un vero futuro. Questa è l’Italia, un paese dove anche una rumena può essere rapinata, nonostante si chiami Paula Mitrache (ma è conosciuta come Haiducii) e si permetta di dire che solo Simona Ventura può capirla, un paese dove un tizio come Franco Califano che ha sperperato in droga e donne i suoi non pochi guadagni si permetta di dire che non può vivere con solo diecimila euro ogni sei mesi e pretenda l’aiuto dello stato e magari riesca anche ad ottenerlo, un paese dove una grande trasmissione può essere denigrata.

Tutto è riuscito in quella trasmissione e forse l’unica pecca è che dentro c’è troppo cultura affinchè il popolo possa veramente capire.
Nonostante ciò io, almeno per ora, resto. Resto perchè voglio vedere come tutto ciò va a finire.

Divani & Divani dal salotto al blog

Chi mi conosce dal vivo ed è passato da casa mia sicuramente conosci il punto debole della mia dimora, il divano. Tra un gran bel televisore (anche se inizia ad essere datato fa ancora la sua sporca figura), un ottimo impianto ed un ambiente vissuto come piace a me quello che davvero manca è la comodità ed il relax che solo dei grandi divani possono dare.

Ho così avuto l'occasione di dare uno sguardo al nuovo catalogo di Divani & Divani by Natuzzi, quelli che da sempre sono la sintesi e la congiunzione di un arredamento che mischia la tecnologia all'eleganza dando uno stile unico alla casa.

Guardando così il catalogo 2011 di Divani & Divani by Natuzzi mi soffermo sul modello Surround, quello che vedete nella foto in alto, ideale per lo spazio aperto del mio soggiorno oltre che, almeno alla vista, sembra essere veramente comodo. L'ampia seduta sembra permettere il massimo relax, mentre l'altro lato invita a schiacciare un pisolino.

Tutto quello spazio fa si che anche in situazioni come le mie, in cui spesso si trovano gli amici a casa, per una partita di gruppo con la Wii o anche solo per guardare un film, nessuno resti in piedi e soprattutto come accade ora si lamenti della scomodità del mio divano.
Allora io a quel modello un pensiero inizio a farlo davvero ed inizio ad informarmi anche sui prezzi, poi presto magari vi invito tutti a vederlo in sala dal vivo e a godere anche voi di questo prodotto italiano.

E la vostra scelta su quale modello cadrebbe?

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My Sky HD, il calcio e mio padre

Ad una settimana dal primo articolo su My Sky HD, relativo all’operazione congiunta realizzata da Sky e Liquida, torno a parlarvi di questo servizio che continua ad affascinarmi positivamente.
Un articolo che in questo caso non è debitamente richiesto per il magazine di My Sky Experience in HD, ma piuttosto per volontà personale per descrivere un evento accaduto e con l’occasione parlare di una delle caratteristiche peculiari di My Sky HD.

Il Decoder di My Sky HD

Avere Sky, ed in particolare My Sky HD, per uno come mio padre è davvero il paradiso sportivo portato sul proprio letto (o sul proprio divano). L’0fferta Sport già prevede circa quindici canali dedicati con il meglio delle discipline sportive, dal tennis al basket senza dimenticare atletica e wrestling. Mentre l’offerta Calcio si focalizza sullo sport più amato e praticato in Italia, offre per ogni giornata calcistica le dirette degli eventi, anche in formato HD, e aggiunge ad esse canali di informazione ed interattivi.

Basterebbe quanto detto sopra per far la felicità di tutti quegli amanti di sport che restano incollati la domenica davanti alla TV, eppure c’è il non plus ultra, la funzionalità My, grazie alla quale è possibile utilizzare il decoder più o meno come un videoregistratore, infatti grazie alla funzione di recorder è possibile mettere in pausa l’evento e rimetterlo in play quando si vuole, oppure tornare indietro di qualche minuto o ancora registrarlo per rivederlo in seguito.

Così grazie a tutto ciò non esiste più la classica scenetta della moglie pensierosa che porta il caffè al marito ed interrompe la partita sul più bello, con le funzionalità di My Sky HD basterà tornare indietro tramite il tasto di rewind e rivedere l’azione persa, oppure stoppare il video per riprenderlo quando non si viene disturbati.

Non so se a voi piace o meno tutto ciò, ma io per ora ho fatto la felicità di papà.

Lettera a Roberto Saviano (ovvero Vorrei Gomorra in Creative Commons)

Caro Roberto Saviano,
perdonami se inizio dandoti del tu, ma visto che ho una richiesta da fare preferisco rivolgermi così a te, magari a mio agio riuscirò ad esprimermi meglio.
Ti premetto che, contrariamente a ciò che pensano molti, tu non mi sei antipatico, anzi mi piace il tuo modo di porti nei confronti delle cose ed il tuo modo di proporle a chi ti legge o ascolta. Aggiungo anche che non sono qui a farti i conti in tasca e che diversamente da ciò che penseranno molti la mia richiesta non è collegata ai soldi che tu guadagni, che per l’amor del cielo sono tutti merito tuo, tra l’altro sei un artista nel tuo campo, inoltre ti stimo per ciò che hai fatto e soprattutto per ciò che inaspettatamente hai dovuto patire.

Detto ciò, la mia richiesta è abbastanza semplice, dopo aver visto il tuo sito ed aver letto in giro che pubblicherai un nuovo libro, su un tema come la ‘ndrangheta che mi tocca ancora più da vicino, avrei una richiesta da farti, potresti pubblicare il tuo nuovo lavoro sotto Licenza Creative Commons (CC)?

Riassumendo brevemente ti dico che tu sei uno scrittore, è questo il tuo mestiere al di là di ogni ideologia, quindi come tale anche se tu rilasciassi un libro sotto Creative Commons potresti continuare a venderlo (in questo caso intendo anche la tua casa editrice) e naturalmente continueresti a mantenere il diritto intelettuale ed il diritto d’autore. Proprio su quest’ultimo punto si focalizzano le licenze Creative Commons, strumenti che mi permetto di spiegarti brevemente perchè immagino tu non le conosca, altrimenti non riesco a spiegarmi come mai per il tuo sito e per i tuoi lavori non hai già optato per l’utilizzo delle CC.

Le suddette licenze fanno capo alla Creative Commons (CC) che, come riportato su Wikipedia, è un’organizzazione non profit dedicata all’espansione della portata delle opere di creatività offerte alla condivisione e all’utilizzo pubblici. Inoltre è intento della stessa associazione rendere possibile il ricorso creativo a opere di ingegno altrui nel pieno rispetto delle leggi esistenti, superando così l’abuso della legge sul copyright.

Secondo le licenze Creative Commons (che sono sei, realizzate mediante la combinazione di quattro attributi) il titolo originario dell’acquisto del diritto di autore è costituito dalla creazione dell’opera, quale particolare espressione del lavoro intellettuale.
I vari attributi combinabili nelle sei licenze CC sono:

  • Attribuzione (by): obbliga che venga sempre indicata la paternità dell’opera;
  • Non uso commerciale (nc): in questo modo solo l’autore potrà avere il diritto di utilizzare economicamente l’opera;
  • Non opere derivate (nd): questa clausola fa si che non possano essere eseguite delle elaborazioni (e quindi modifiche) dell’opera;
  • Condividi allo stesso modo (sa): contrariamente alla precedente consente la creazione di opere derivate, ma obbliga la distribuzione dell’opera con la stessa licenza dell’opera originale.

Quindi ad esempio componendo le prime tre si otterrebbe CC-BY-NC-ND, avendo così evidenziata la paternità dell’opera, non permettendo ad altri di lucrarci sopra e non permettendo ad altri di modificare l’opera in alcun modo.

A ciò vorrei aggiungere una piccola nota, contrariamente a ciò che molti dicono, la SIAE non da il diritto d’autore in automatico, nè lo crea: In Italia è la legge sul diritto d’autore a tutelare gli artisti e non l’ente sopra citato, nè tantomeno la Creative Commons.

Detto ciò, caro Roberto, immagino che molto probabilmente tu nemmeno noterai questa mia missiva, ma spero vivamente che qualcuno a te vicino possa farti venire a conoscenza di quanto ho scritto, magari senza mai avere una tua risposta ma con la speranza di aver suscitato in te un minimo interesse.

Con affetto e stima,
Giuseppe

My Sky HD: prime impressioni di una fantastica esperienza

Da circa due settimane grazie al team di Liquida, che ha stretto una partnership con Sky per la realizzazione del magazine My Sky Experience in HD, sono un fortunato utilizzatore di My Sky HD. L’operazione che coinvolgerà oltre me circa altri 60 blogger permetterà a noi prescelti di usufruire di tutti i servizi di Sky (o quasi), in particolare dei pacchetti Cinema e Calcio.

Passata la trafila iniziale di registrazioni, compilazioni di schede, ritardi vari e necessari (contrariamente a Matteo Moro ho avuto un poco più di pazienza anche relativamente al fatto che mi sono state date le giuste e dovute spiegazioni) causati anche dal fatto che in pratica per noi blogger che rientriamo nel progetto di Liquida/Sky è stato creato un apposito abbonamento, sono arrivato a casa i tecnici di Sky con tanto di parabola, cavo e decoder.
Gentilissimi e preparati in poco tempo hanno montato il materiale, portato il cavo fino alla TV Full HD, piazzato il decoder ed attivata la scheda dell’abbonamento di Sky. In pratica, in meno di un’ora tutto era funzionante.

Unbox del Decoder MySky HD Samsung 990N

Passiamo ad alcuni aspetti tecnici, il decoder di My SKY HD è un Samsung 990N, prodotto che potete vedere sopra nella foto dell’unbox di Squarciomomo, nel cui blog potete vedere il servizio completo, un bel prodotto che al suo interno contiene un hard disk da 250GB, che equivale a dire spazio per circa 120 ore di contenuti, tra film, partite e trasmissioni. Per il funzionamento, contrariamente al classico decoder, vi è la necessità di far arrivare dall’antenna parabolica  due cavi, problema che però si può risolve con un semplice sdoppiatore (lo splitter), grazie ai quali è così possibile guardare un programma mentre se ne registra un altro, registrare due programmi contemporaneamente o addirittura guardarne un terzo già registrato. L’apparato viene completato dalla Digital Key di Sky che permette di vedere anche il digitale terrestre.

In questa mia prima impressione eviterò un commento approfondito sui servizi offerti, eviterò il confronto con il principale antagonista (leggasi Mediaset Premium), eviterò di parlare dei costi, ma mi soffermerò a dirvi solo in poche righe quale è stata veramente la prima idea che mi sono fatto del servizio, senza pensare al resto.

Dal punto di vista qualitativo, con un Televisore Full HD collegato in HDMI, la resa è perfetta, vi è veramente una netta differenza rispetto al non-HD e spesso anche con altre trasmissioni HD, poi in prospettiva delle trasmissioni in 3D la scelta sembra quasi obbligata.
L’offerta è veramente ampia, tra i vari pacchetti cinematografici, culturali, sportivi e per bambini c’è l’imbarazzo della scelta. Per chi come me ama spaziare poter guardare un film uscito un anno fa, ma anche un classico del cinema, o poter guardare il Wrestling della WWE e le partite del Football Americano della NF, o ancora riguardare un classico Disney (o come ho fatto io vedere Toy Story), un Anime giapponese o un film di animazione, diventa tutto un’esperienza globale che può quasi creare dipendenza.
La funzionalità di registrazione tramite il servizio MySky è poi il valore aggiunto che completa il quadro (anche Vittorio Pasteris la pensa come me), con il surplus di poter anche scegliere da internet cosa registrare (come fa notare Tambu) , di poter collegare le varie puntate di una serie televisiva e di poter gestire le registrazioni come meglio si crede.
Ma non finisce qui! Il servizio My Sky ha inoltre una aggiunta per coloro che vogliono davvero la perfezione, il servizio Sky Selection On Demand, offre una serie di programmi, film ed eventi sportivi già registrati che saranno disponibili su richiesta dell’utente, servizio che ho apprezzato come Tisbe rivedendo Dogma.

Tutto rose e fiori? Non lo so se alla fine dei conti sarà così, al momento però l’esperienza di My Sky HD è veramente ottima, con il tempo saprò darvi un parere più dettagliato su tutto e magari più avanti avrò modo di confrontarlo con la concorrenza e darvi consigli utili.

Per ora l’unica cosa che so è che non so se My Sky HD fa per voi, ma sicuramente fa per me!

Faccio outing, non sono gay. Anche se Tiziano Ferro lo è

La società attuale (e moderna) vuole che sia di moda fare outing o meglio coming out, visto che ora è di moda anche differenziare i termini.
Capita così che Tiziano Ferro decida apparire in copertina su Vanity Fair e di dichiararare la sua omosessualità.

Tiziano Ferro sulla copertina di Vanity Fair

Ora che sia publbicità o meno, che sia verità o meno, che siano affari suoi o meno, ma in un mondo normale ognuno non dovrebbe vivere la propria sfera intima (e non) nel modo che più lo aggrada senza la necessità di dover rendere pubblica tale cosa?

Il mio pensiero resta sul fatto che fare outing non è un atto di coraggio, è un atto di richiamo.
Ho il massimo rispetto per Tiziano Ferro in questo caso, ma spero che tra qualche anno chiunque potrà essere libero anche di amare chi e cosa vuole.

Detto ciò ci tenevo a chiudere dicendo che io viceversa non sono gay.

Con i miei denti e Colgate rompo il ghiaccio!

Ho avuto l'occasione di provare il dentifricio Colgate Sensitive Pro-Sollievo e devo dire che nonostante il mio iniziale scetticismo il prodotto mi ha colpito positivamente.

Per me che problemi ai denti ne ho ben pochi, il nuovo dentifricio della Colgate non può essere che un valido aiuto. Tra i denti larghi, un dente da devitalizzare da un anno e gli ovvi problemi caldo/freddo dovuti all'ipersensibilità (che poi vado a scoprire che il 57% delle persone ha questo stesso problema) quando mi è stato proposto di provare il Sensitive Pro-Sollievo ho accettato subito.

Aperta la confezione, dall'aspetto poco accattivante, quasi anonima, che però può dare un'idea più professionale del prodotto, cosa che infatti si conferma veritiera, ho scoperto la pasta dentifricia che è di una consistenza notevole, superiore alla norma.

Con il mio bel molare destro quasi inutilizzato pronto a raccogliere la sfida decido di fare due test.
Il primo è stato quello di prendere il dentifricio e applicarlo su denti e gengive per un minuto circa. Finita l'applicazione prendo un bicchiere d'acqua ghiacciata, cose che in genere evito proprio per non avere fastidi, e lo bevo. Risultato di questo primo test è che la sensazione di fastidio è impercettibile, 1-0 per Colgate.

Il secondo test è stato più lungo, per un paio di giorni ho alternato il normale dentifricio al Colgate Sensitive Pro-Sollievo, tutto ciò per provare i reali benefici della tecnologia Pro-Argin, cioè il fatto che con un uso regolare è possibile creare una barriera protettiva che agisca come uno scudo sulla sensibilità. Morale della favola è che dopo tre giorni di utilizzo i fastidi leggeri che avvisavo prima non c'erano più, quindi una vittoria completa per il prodotto.

Sinceramente non sono ancora a conoscenza del costo di Colgate Sensitive Pro-Sollievo, ma se non dovesse essere esorbitante, come immagino, sicuramente si accompagnerà al normale dentifricio, al colluttorio ed al filo interdentale.

E voi ai vostri denti ci pensate mai?

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