Tira più un pelo…

Quando ho aperto i miei due blog personali gemelli (quello su WordPress e quello su Blogger) avevo un preciso intento nella mia testa, capire come si muove la blogosfera italiana, quali sono i termini di ricerca e gli argomenti che portano visite, quali sono i meccanismi di crescita nelle varie classifiche, insomma un pò una “avventura mediatica nelle scelte del navigatore”.

Fin dal primo periodo delle mie navigazioni, ormai più di dieci anni fa, ho pensato che il porno è il grande motore di internet ( ricordate la verità su internet?), nell’ultimo periodo, o meglio negli ultimi due anni, ho visto crescere la popolarità dei social network, del termine web 2.0 e di tutte le attività ad esso connesso.
Ad oggi, in cui la mondanità si vive sui blog, ho avuto la conferma che il cosiddetot materiale per adulti supera ogni più “rosea” previsione. L’articolo su Madameweb (al secolo Anna Ciriani) ha fatto impennare le mie visite in maniera inaspettata, circa 2500 visitatori unici il primo giorno del post, e circa 600 in media per i 3 giorni successivi. Italiani popolo di voyeur? Porno motore della rete? Lo scandalo fa sempre notizia? Oppure semplice curiosità?

I servizi di social network, social boomarking et simili permettono una diffusione di notizie istantanea, ormai anche se non vuoi una notizia ti salta all’occhio, e si sa alcune cose all’occhio colpiscono tanto!

Insomma se una notizia bene o male circoscritta all’Italia porta così tanta gente, quanta gente passerebbe da qua solo per vedere il video porno di Keeley Hazell? Quanti cercano One Night In Paris per vedere le performance di Paris Hilton (che poi ha fatto il replay)? Forse riceverei più visite con l’ultimissimo arrivato tra i filmini hard con protagonisti Kim Kardashian e Ray J? O la regina del gossip inglese Katie Jordan Price lo fa anche? O i finti video di Britney Spears ed Eva Longoria? O infine vanno ancora tanto di moda i due video hard di Pamela Anderson con Tommy Lee e Bret Michaels (e c’è chi parla di un terzo con Rick Solomon)?

Naturalmente i link e i nomi sopra sono un’operazione di “marketing” e SEO, però davvero, mi chiedo se porno e sesso portano portano guadagni facili. Nel frattempo penso alla tristezza dell’uso improprio di alcuni mezzi tecnologici.

P.S. sto valutando l’idea di fare una rubrica settimanale del tipo “l’angolo della gnocca” e se parlare più spesso di argomenti hard 😛

Le classifiche e l’effetto farfalla

Pensavo da un paio di giorni vagando nella blogosfera all’effetto che possono fare le classifiche.
Diciamolo chiaramente, almeno il 75% delle persone che hanno un blog vorrebbero vedere il loro nome/nick girare in rete, chi scrive sul web (e spesso del web) brama spesso e volentieri ai piani alti delle varie classifiche.
E’ ormai un dato di fatto che Blogbabel per l’Italia e Technorati per il resto del mondo danno l’idea di quanto un sito sia importante.

Come analizzato da Cristiano Fino la blogosfera è soggetta a stravolgimenti a volte strane, parte un meme o un linking a catena che da un giorno all’altro fa ribaltare le classifiche e salire o scendere di diverse decine di posizioni i vari blog.

Guerra e Pace per ogni blogger, BlogBabel decide spesso e volentieri l’esito della giornata di un blog, azzeccare l’argomento del giorni significa avere visibilità nella loro home page e ricevere un discreto numero di visite spesso inaspettate.
In pratica in base agli argomenti ed ai link in evidenza BlogBabel pubblica sulla propria home page i blog che mettono in rilievo con dei post l’accaduto. Il tutto aggiornato giorno per giorno.
Contrariamente Technorati classifica in base alle reazioni degli altri blog, cioè in base ai link ricevuti da altri blog (purtroppo spesso e volentieri Technorati considera anche i link nei commenti).

Come funzionano le classifiche di BlogBabel? Beh ultimamente cambiano spesso e ci ho capito ben poco, prima si teneva conto dell’autorità di Technorati, del numero di lettori su feedburner, del pagerank e del numero di link ricevuti da altri iscritti alla classifica. Ad oggi esembra invece che gli unici due valori di interesse siano il PageRank e i link. Purtroppo le API di Technorati hanno avuto dei problemi (non so se sono stati superati), mentre i lettori di FeedBurner sono stati screditati a causa di un bug (è ormai famoso il Tessarolizr), di ciò ne parla per bene PocaCola nel suo post “Le magìe di BlogBabel“.
C’è da notare una cosa che se altri 10.000 blog non iscritti a BlogBabel ti linkano tu comunque non hai dei riscontri nella classifica, ciò mi fa pensare sul fatto che tu sei qualcuno se qualcun’altro è qualcuno più cazzuto di te (eh si, internet funziona così).

Un punto di vista diverso è presente nel post di pseudotecnico dal titolo “BlogBabel non è solo classifica” in cui evidenzia alcuni aspetti di blogbabel non inerenti alle classifiche.

La pratica del linking (da alcuno considerato selvaggio) è una pratica che esiste da tempo (e ancora non so se è buona cosa o meno), le reazioni a catena esistono da ancor più tempo e sono ormai cosa normale. Di ciò ne parlano anche Montablog, Samuele Silva e gattostanco del loro cambio in classifica (cosa che ho notato anche io nel mio).

Alla luce poi degli ultimi cambi di PR da parte di Google credo che possa cadere qualche forte sostegno della blogosfera italiana, l’autoreferenzialità, condivido il punto di vista espresso da Luce nella rete nel post “Google rivoluziona il PageRank. L’autoreferenzialità è defunta?”

Dell’effetto BlogBabel ne parlano infine anche BlogNotes e blogaprogetto.

Alla fine dei conti non so che valore possa avere una classifica così come non so quale valore possa avere un PR, fatto sta che la blogosfera sta attenta a ste cose ed a chiunque piace “crogiolarsi” guardando il proprio nome che fa salti avanti.

Io domani al solito vedrò cosa cambia nella mia classifica e godrò forse di qualche backlink e trackback.

Una domanda finale: ma la classifica di BlogItalia la guarda mai nessuno?