Lakers - Infografica ultime 20 partite prima dei playoff

La volata ai playoff dei Los Angeles Lakers in una infografica

Mancano 20 gare ai Playoff NBA 2013, i Los Angeles Lakers hanno un record di 31-31, lo stesso numero di vittorie e di sconfitte, un perfetto 50%, o come indicano gli americani un .500.
Sul sito ufficiale dei LA Lakers è stata pubblicata una infografica che ben riassume quello che è stato fino ad ora nel campionato NBA 2012/2013 sia ciò che verrà per la squadra di Los Angeles.

Speriamo bene, gli Utah Jazz ed i Houston Rockets sono li ad un passo, e #GoLakers!

Tanti Auguri Michael Jordan. I 50 anni di His Airness

Un Campionato NCAA, Sei campionati NBA vinti, sei anelli al dito, sei volte MVP delle Finals NBA, cinque volte MVP dela stagione regolare, tre volte MVP dell’All-Star Game, una volta Migliore Difensore dell’Anno, Rookie dell’Anno, due volte Campione Olimpico.

tre volte capoclassifica nelle Palle Rubate, tre volte capoclassifica nei minuti giocati, nove volte nell’All-Defensive First Team, due Volte vincitore dello Slam Dunk Contest, undici volte selezionato nel team All-NBA, quattordici volte All-Star.

La media di 30,12 punti realizzati a partita (la più alta di sempre) , Dieci Volte Miglior Realizzatore dell’NBA. per la media, undici volte miglior realizzatore NBA per i punti totali. Maggior numero di partite con almeno 30 punti realizzati (563 per la precisione. Miglior media di punti realizzati a partita nei playoff (33.45 punti realizzati a partita).

Il Miglior Giocatore di Basket di sempre.

Diversi soprannomi, Air, His Airness, MJ.
Una carriera indimenticabile, con alcuni dei momenti da ricordare, ma non tutti sicuramente.

Come quando prendeva in giro con la finta Malik Sealy, come quando contro gli Indiana Pacers segnò per la prima volta allo scadere il canestro della vittoria, come i 61 punti contro Detroit, come quando fu battuto da Dominque Wilkins (dubbia sconfitta) alla gara delle schiacciate e come quando due anni dopo si prese la rivincita.

Come quando decise di usare le scarpe di 14 anni prima, come quando Doug Collins decise di farlo giocare playmaker e lui rispose con 15 assist di media, come uno per uno tutti quei 32.352 punti della sua carriera, come le prime sfide contro i Los Angeles Lakers di Magic Johnson.

Come quei 30 punti che realizzò la prima volta che giocò contro Kobe Bryant, come i momenti fuori dal campo (al cinema con Space Jam ad esempio), come quel San Valentino del 1990 quando giocò con la maglia numero 12 (prima ed ultima volta), come quando tirò i tiri liberi con gli occhi chiusi, come tutti gli spot realizzati (dal Gatorade Be Like Mike al She’s Gotta Have It diretto da Spike Lee, senza dimenticare la pubblicità di McDonald’s con Larry Bird).

Come i 64 punti rifilati agli Orlando Magic di Shaquille O’ Neal, come quando schiacciò in faccia a Dikembe Mutombo (all’epoca miglior stoppatore della lega), come la volta che realizzò la prima tripla doppia in un All-Star Game nella storia dell’NBA, come quando realizzò 50 punti a quasi trentanove anni, come quando torni dicendolo con tre semplici parole “I’m Back”.

Come quando battè Sir Charles Barkley e i suoi Phoenix Suns, conquitando il primo Three Peat, come quando disegnò lo schema e diede l’assist per la vittoria a Steve Kerr, come quando vinse il suo secondo Three Peat, come quando umilio Karl Malone, come quando a 40 anni segnò 40 punti.

Come quando realizzò il The Shot, come quando fece nuovamente il The Shot, come tutti i suoi canestri al buzz beater, come quando realizzò 69 punti contro i Cleveland Cavaliers, come quando camminava nell’aria.

Come quando schiacciò in testa a Patrick Ewing, come tutta quell’estate del 1992 quando ci fece sognare con il Dream Team, come quando realizzò 63 punti contro i Boston Celtics e Larry Bird disse “Penso che sia Dio travestito da Michael Jordan, come le sei triple realizzate in un tempo contro i Portland Trail Blazers di Clyde Drexler.

Come quando cambiava mano in volo andando in sottomano, realizzando il suo famoso Righty-to-Lefty Layup, come quel tiro allo scadere contro gli Utah Jazz in gara 6 delle finali NBA, come ogni momento con i Chicago Bulls e con i Washington Wizards, come ogni sua partita, come ogni attimo in campo, come ogni volta che ci ha fatto sognare.

Il suo nome è Michael Jordan, si, e a me piace ricordarlo così, fuori dal campo, nel momento in cui è stato nominato tra i più grandi giocatori di sempre, e nel momento in cui i più grandi di sempre lo hanno nominato il migliore tra loro.

Buon Compleanno a Sua Maestà L’Aria.

Il Festival dell’Intelligenza Collettiva al CNA Next

Nell’era di internet, dei social network e dei social media si parla sempre più spesso di Innovazione, ma spesso vedo la gente guardarsi attorno spaesata quando si usa questo termine. Cosa sarà mai l’innovazione?
Personalmente quando devo rispondere ad una domanda del genere dico che l’Innovazione è il Motore del Mondo, la linfa vitale affinchè la crescita non si fermi, il motivo di scambio dell’intelligenza collettiva. Giusto? Sbagliato? Sinceramente non lo so, è solo un mio pensiero.

In aiuto però questa settimana arriva un evento, il Festival dell’Intelligenza Collettiva, che si svolgerà al Teatro Palladium di Roma il 26 e 27 Ottobre 2012 all’interno del CNA NeXT.
Facciamo un rapido passo indietro, il CNA NeXT è un contenitore di iniziative de-istituzionali del CNA Giovani Imprenditori, una serie di occasioni dove sarà possibile raccontare storie, accogliere nuove idee e diffondere le proprie passioni, un luogo dove incubare uovi progetti, elaborarli e vederli crescere.

All’interno del CNA NeXT, il cui programma è veramente vasto, si svolgerà appunto il Festival dell’Intelligenza Collettiva, un evento la cui keyword principale sarà Motori, che siano quelli di ricerca, di conoscenza, di innovazione, di cultura o di sviluppo. Nel corso del quale sarà possibile parlare di societing, di sinergie, di nuovi modi di fare impresa, di tendenze economiche e di futuro, il tutto sotto il filo conduttore del motto dell’evento nelle parole di Paul Valéry: il futuro non è più quello di una volta.

Guidati dalla direzione scientifica di Alex Giordano, interverranno molti esperti del settore, in particolare Adam Ardvisson, da molti riconosciuto come massimo esperto mondiale di P2P Economia ed Open Innovation, Derrick De Kerckhove, esperto teorico della comunicazione in merito a Media, Internet e intelligenza, Salvatore Iaconesi, diventato famoso per la sua performance di “artigianato biologico estremo” nell’appelo digitale alla cura open source ad un tumore.

Inoltre tra gli ospiti ci saranno anche due nomi che non passano certo inosservati: Bruce Sterling, l’autore fantascientifico che vede il futuro, e Ted Polhemus, il famoso sociologo delle identità fashion
Prenderanno parte all’evento anche il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Francesco Profumo ed il Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera.

Infine non mancheranno le partecipazioni artistiche e sportive, interverrà anche l’attore Luca Argentero insieme ad altri numerosi personaggi del mondo dello spettacolo che racconteranno delle storie di giovani imprenditori sceneggiate dalla Scuola Holden di Alessandro Baricco.  Ci sarà poi spazio per il premio Oscar Nicola Piovani che incontrerà il l’allenatore dell’integrità calcistica, Zdenek Zeman in un dibattito dal contenuto inusuale: “L’etica della moltitudine: dalla squadra all’orchestra”.

Partecipare è gratuito e per chi può esserci sarà un evento da non perdere, iscrivetevi subito. Ci vediamo la!

 

 

Ho visto l’America (e l’NBA e i Boston Celtics)

Probabilmente se non fossi un tifoso dei Los Angeles Lakers sarei un tifoso dei Boston Celtics. Qui lo dico e qui lo nego. Lo dico con un pò di vergogna, data la rivalità che esiste da decenni, ma questa è la verità. Sarà che sono cresciuto nel periodo in cui l’NBA si affacciava con prepotenza in Italia e ho visto per la prima volta in basket seguendo le sfide tra Magic Johnson e Larry Bird. Sarà perchè dopo Magic, e prima di Jordan e Barkley, “The Legend” è stato un giocatore che mi ha sempre affascinato, o forse solo perchè quel famoso Celtics Pride esiste davvero.

Fatto sta che lo scorso weekend sono stato a Milano per la tappa italiana dell’NBA Europe Live 2012, una due giorni di eventi che si è conclusa con la partita EA7 Emporio Armani Milano – Boston Celtics.
Grazie anche a Michela, Francesco e Gianpaolo di Connexia, e alla loro perfetta comunicazione e gestione dei media, sono riuscito a vedere da dentro e più approfonditamente quella che è l’NBA ed il grande spettacolo che realizzano per l’intrattenimento del poco pubblico.

Le Celtics Dancers

Sabato, dopo la conferenza stampa di Doc Rivers, ho visto la NBA Fan Zon con alle spalle lo sfondo del Duomo di Milano gremita di persone, tutte li per assistere a qualcosa che a mio avviso difficilmente si vede in egual modo in Italia. Il basket freestyle dei Da Move ha dato il via alle danze, con la loro esibizione simpatica, atletica, spettacolare e stilosa. La presenza della mascotte dei Celtics, Lucky the Leprechaun, ci ha divertito, mentre il Dance Team dei Boston Celtics, le bellissime Celtics Dancer ha riscaldato gli animi e fatto godere di belle coreografie. Infine la presenza di due leggende NBA come Sam Perkins e Robert Horry, e naturalmente quella di alcuni giocatori biancoverdi, in particolar modo di Paul Pierce, hanno sicuramente ben ripagato il pubblico accorso.

Il massimo per me però, da ex giocatore e vecchissimo appassionato del basket NBA, è stato, dopo la conferenza stampa del Comisioner David Stern, vedere la partita da bordo campo. Essere a pochi passi da atleti che sono delle stelle assolute e godore delle loro gesta.
In una partita che era più una festa, dove sono accorsi quasi undicimila tifosi,  il divertimento era assicurato, ma vedere dal vivo Kevin Garnett (il mio preferito dei Celtics), Rajon Rondo, Paul Pierce e tutti i loro compagni dare il massimo durante la partita fa si che tu capisca che davvero l’NBA è un’altro pianeta, come lo è nei momenti di timeout, nessun momento morto, intrattenimento allo stato puro e oltre tre ore passate emozionandosi.

Alla fine il risultato nemmeno conta, quello che conta è che sono stati due giorni fantastici, che nonostante tutto io tifi ancora Lakers (quest’anno vinciamo il titolo, sia chiaro per tutti) e che i Boston Celtics e l’NBA Europe Live Tour ha confermato le aspettative.

TuttoRugby:l’app per i fan del 6 Nazioni

Il torneo di rugby del 6 Nazioni continua ad andare avanti e vede l'Italia impegnata in prima linea, anche se ancora purtroppo con risultati deludenti, riuscendo a fatica a dimostrare di essere ai livelli delle altre compagini. Nonostante ciò si continua a credere di poter fare bene e così la nazionale italiana continua a farci sognare.

Nonostante il continuo crescere di interesse per questo sport, il rugby è rimasto fino ad oggi un prodotto per pochi, ma nell'era di Wikipedia e dell'iPhone tutti possono saperne di più, così arriva Peroni che con la nuova applicazione chiamata tuttorugby permetterà a chiunque di saperne di più, oltre naturalmente a poter usufruire di tanti altri servizi.


La nuova app, disponibile al momento per iPhone, iPod touch ed iPad, dedicata si agi amanti del rugby ma anche a chi si avvicina lentamente a questo sport, fornisce diverse funzionalità, in primis il focus è sul torneo del 6 Nazioni, con calendari, rose, formazioni e risultati, ma non solo, un'ampia sezione dedicata alle news è ben corredata oltre che dalle notizie anche da video aggiornati quotidianamente. 
La sezione Terzo Tempo contiene tutte le informazioni su come raggiungere il Peroni Village, mentre il Pub Finder aiuterà chiunque a trovare il pub più vicino che trasmette in diretta le partite del Sei Nazioni. Infine la sezione Team Face farà uscire fuori il patriottismo che è in noi, permettendoci di cololare con i coori della nostra bandiera il nostro volto.

Insomma il rugby diventa social e Peroni con TuttoRugby fa avvicinare tutti a questo sport. Provare per credere.

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Addio SuperSic

Però Diobò se te hai nella testa un obiettivo, un qualcosa che devi raggiungere, secondo me ti aiuta ad andare avanti senza paura.

Marco Simoncelli 1987-2011

Ciao SuperSic,
mi piacerà ricordarti così, che mi facevi compagnia e tanto ridere.

Arriva lo Sneakers Movement di Footlocker

Le sneakers nel corso degli anni si sono trasformate da semplici scarpe a vera e propria tendenza e lo Sneaker Movement ne è la prova.
Il movimento degli sneakers è stato lanciato da Foot Locker e già in pochissimo tempo ha migliaia di fan e seguaci, tra l’altro a dir poco fuori di testa.

Così i ragazzi dello Sneaker Movement si esibiscono in giro per il globo e trovano facilmente il modo di esaltare le loro scarpe da tennis inventndo una vera e propria sneaker art, nel caso del ragazzo che ha messo i lacci ad alcune ringhiere in giro per Parigi. Ma non è solo questione di arte, anche la follia viene messa in evidenza dalla gente delle sneakers, come quel ragazzo che sembra letteralmente impazzire in ufficio con le sneakers ai piedi. O ancora diventa quasi mistero con la missione di un uomo a Londra.
Infine torniamo alla pazzia con la ragazza che corre in costume in giro per l’italianissima Milano, il cui video è questo che potete vedere sotto.

Beh quali di questi casi hanno richiamato l’attenzione vostra di più? Secondo me quella del ragazzo che sembra impazzire in ufficio, il tale si chiama Adam Smith ed il suo è uno spettacolo tutto da vedere!

 

In tutto ciò Foot Locker non si è lasciata sfuggire l’occasione ed ha realizzato il sito www.itsasneakerthing.eu per dare manforte al movimento. Il sito si presenta come un piccolo social network in cui gli sneakers addicted condividono la loro passione per le mitiche scarpette.

Beh se anche voi siete appassoniati di sneakers non vi resta che contribuire allo Sneakers Movement e condividere la vostra esperienza!

Incontriamoci al Bar Sport 2.0

Sembra proprio che il Bar Sport del Nuovo Millennio sia arrivato, a quasi 35 anni da quando Stefano Benni pubblicò quel libro che umoristicamente toccò sportivi e non, e dopo il suo seguito, "Bar Sport Duemila", ed in attesa di poter vedere la trasposizione cinematografica di quest'opera, arriva grazie a NiveaforMen il Bar Sport 2.0.

Bar Sport di Nivea è così, nell'era del Web 2.0, ancora una volta un luogo di ritrovo, principalmente per un pubblico maschile, dove si potrà discutere di calcio e sport in generale, una community online dove si potranno incontrare altri appassionati con gli stessi interessi.
Ma non è solo questo Bar Sport, il nuovo progetto sponsorizzato da Nivea For Men mette a disposizione anche dei giochi online con tanto di contest affiancato.

Sul sito sarà possibile giocare a tre diverse tipologie di giochi:

  • si potrà dimostrare la propria abilità ed i propri riflessi nel gioco "Silver Protect" che vede come protagonista Clarence Seedorf ed il cui scopo è parare i calci di rigore tirati dal campione olandese;
  • si potranno provare le proprie conoscenze giocando a "Quante Ne Sai?" e rispondendo alle domande sul calcio;
  • si potrà azzardare e scommettere sulle partite della settimana nel gioco "La Schedina".

Naturalmente i suddetti giochi rientrano in un'ottica più ampia di community, infatti in Bar Sport i punteggi ottenuti entreranno nella classifica dei partecipanti e subito si potrà conoscere la propria posizione in classifica. Il gusto della sfida assume un sapore migliore grazie ai premi in palio, infatti i primi di ogni classifica avranno la possibilità di vincere diversi premi. Inoltre grazie al video contest sarà possibile partecipare al concorso che mette in palio il palco in tribuna d'onore a San Siro per il derby Milan – Inter.

Sinceramente non ho idee per il video ma voi potete partecipare e vincere il premio, nel frattempo io gioco a "Silver Protetect" cercando di ottenere un buon punteggio, al momento sono ancora molto indietro in classifica, ma spero di risalire presto.

Voi riuscite a fare di meglio?

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Io ho Sky HD. Voi solo la TV HD?

 

Di Sky ho parlato diverse volte in questo blog,  ne parlai descrivendo la fantastica esperienza vissuta con il Decoder  di My SKY HD , ne riparlai descrivendo l'esperienza di mio padre con gli eventi sportivi e quella di mia madre con le serie tv, oggi voglio parlare dell'Alta Definizione.

Si parla di ciò che vedete ultimamente negli spot televisivi,  cioè che senso ha avere un televisore HD se poi non si usufruisce di tramsissioni e programmi in qualità HD? Presto detto, Nessuno! Entra qui in gioco Sky HD, il primo vero servizio in Italia ad offrire in TV l'alta definizione, così dallo sport alla fiction, dal calcio al cinema non ci sarà più bisogno di blu-ray o altre apparecchiature in casa.

Ed è realmente vero che guardare uno schermo che offre il massimo della definizione cambia la propria esperienza visiva, immaginate una partita di Champions League dove un millimetrico fuorigioco o il classico fallo al limite dell'area vi ha lasciato il dubbio, beh non esisterà più perchè avrete la chiarezza del'immagine e saprete precisamente cosa è accaduto. Poi vi ricordo che potrete sempre rivedere l'azione quante volte volete con My Sky!

Io a casa ieri notte, ma continuerò per tutto il weekend, ho goduto nel vedere la partita tra Rooki e Sophomore all'All Star Weekend, dopo tanti anni che non guardavo in TV un All Star Game della NBA, tra lo Slam Dunk Contest ed il 3-Point Shootout di  stanotte e la partita di domani credo che mi divertirò proprio. 

Il tutto non finisce qui, la prossima cosa che attenderò sarà la notte degli Oscar, naturalmente anche essa tramessa in HD su Sky e con tutto il contorno ed il rispetto che merita.

Se non vi ho convinto penso proprio che non abbiate nemmeno la minima idea della differenza tra l'uso di una TV HD in modo completo ed il fatto di avere una Televisione HD tanto per averla.

Vi ho convinto?

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My Sky HD, il calcio e mio padre

Ad una settimana dal primo articolo su My Sky HD, relativo all’operazione congiunta realizzata da Sky e Liquida, torno a parlarvi di questo servizio che continua ad affascinarmi positivamente.
Un articolo che in questo caso non è debitamente richiesto per il magazine di My Sky Experience in HD, ma piuttosto per volontà personale per descrivere un evento accaduto e con l’occasione parlare di una delle caratteristiche peculiari di My Sky HD.

Il Decoder di My Sky HD

Avere Sky, ed in particolare My Sky HD, per uno come mio padre è davvero il paradiso sportivo portato sul proprio letto (o sul proprio divano). L’0fferta Sport già prevede circa quindici canali dedicati con il meglio delle discipline sportive, dal tennis al basket senza dimenticare atletica e wrestling. Mentre l’offerta Calcio si focalizza sullo sport più amato e praticato in Italia, offre per ogni giornata calcistica le dirette degli eventi, anche in formato HD, e aggiunge ad esse canali di informazione ed interattivi.

Basterebbe quanto detto sopra per far la felicità di tutti quegli amanti di sport che restano incollati la domenica davanti alla TV, eppure c’è il non plus ultra, la funzionalità My, grazie alla quale è possibile utilizzare il decoder più o meno come un videoregistratore, infatti grazie alla funzione di recorder è possibile mettere in pausa l’evento e rimetterlo in play quando si vuole, oppure tornare indietro di qualche minuto o ancora registrarlo per rivederlo in seguito.

Così grazie a tutto ciò non esiste più la classica scenetta della moglie pensierosa che porta il caffè al marito ed interrompe la partita sul più bello, con le funzionalità di My Sky HD basterà tornare indietro tramite il tasto di rewind e rivedere l’azione persa, oppure stoppare il video per riprenderlo quando non si viene disturbati.

Non so se a voi piace o meno tutto ciò, ma io per ora ho fatto la felicità di papà.