De Magistris non può indagare. La giustizia in Italia non c’è. Why Not?

Un bel weekend di “porcate”, cioè si, sono indeciso se creare una nuova categoria nel blog dal titolo “porcate d’italia” oppure “misteri d’italia”. Si, so che mi allontano dai temi a me cari (l’informatica, il web, i blog) ma certe cose non le sopporto proprio. Argomentiamo:

Luigi De Magistris è attualmente (o meglio fino a ieri?) il Sostituto Procuratore della Repubblica al Tribunale di Catanzaro, il suo nome è salito alla ribalta della cronaca verso metà giugno per una inchiesta in cui venivano toccati diversi politici (sono stati fatti i nomi di Romano Prodi, Giancarlo Pittelli ed in particolar modo è stato toccato il ministro della Giustizia Clemente Mastella).

L’inchiesta denominata Why Not, come una delle aziende coinvolte, contesta tra l’altro, come reati a vario titolo, associazione a delinquere, corruzione, violazione della legge Anselmi sulle associazioni segrete, truffa, finanziamento illecito ai partiti.

La cosa non è andata giù a diversi politici, tra cui appunto Mastella, e, dopo una serie di varie stronzate dette e lette, giusto ieri è arrivata la notizia che la procura ha tolto a De Magistris, ed il motivo è che non può indagare su Mastella per “presunta incompatibilità”.

De Magistris nelle varie interviste ha dichiarato:

“Prima mi tolgono l’inchiesta Poseidone, poi il tentativo di allontanamento, poi ancora l’avocazione dell’inchiesta Why Not, faccio le corna ma dopo rimane solo l’ipotesi della soppressione fisica”

“Se uno arresta chi fa la tratta di esseri umani o i trafficanti di droga gli arrivano i telegrammi e gli applausi, gli dicono che è il magistrato più bravo d’Italia. Ma poi viene cacciato quando indaga sulla pubblica amministrazione. Cosa significa allora? A questo punto la partita non può essere più – visto che il tema è così alto – trasferite o non trasferite De Magistris. Io pongo un altro problema: un magistrato così può rimanere in magistratura. E io, così lo so fare il magistrato, anche se mi mandano a Bolzano o a Novara o a Cagliari. Questo è il tema che è in gioco nel Paese: se un magistrato può continuare a indagare su tutti i cittadino o no”.

Io non ho niente da aggiungere, mi fa solo schifo quest’Italia.

Vi lascio ad alcuni approfondimenti:

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