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Quag migliora ancora, ecco le novità

Ho parlato già due volte di Quag, la prima volta quando presentai il nuovo social search engine, la seconda volta quando furono introdotte le prime novità e le API per sviluppatori, parlando in entrambi i casi in modo postivo di un progetto che mi ha colpito positivamente sin dall’inizio. Oggi ancora una volta voglio scrivere di Quag, e come suol dirsi non c’è due senza tre, perchè nuovamente Quag introduce delle novità nella propria piattaforma e nuovamente lo fa nel migliore dei modi.

E’ qualche giorno fa l’annuncio di nuove features del progetto che ormai sta diventando una realtà nel panorama delle startup italiane, diamo un’occhiata insieme a quelle che sono le più importanti nuove caratteristiche di Quag.

Quag – Logo

Quel che io preferisco dell’ultimo aggiornamento è una di quelle cose che non si vede,  il miglioramento dello SBIG, l’algoritmo nativo, nonchè cuore di Quag. E stata aumentata l’efficacia e migliorata la capacità di mettere in relazione gli utenti che condividono gli stessi interessi, non solo, come già prima, verranno messi in relazione i termini uguali, ma ci sarà anche associazione di concetti diversi ma correlati, così la ricerca del termine “lavoro” metterà in relazione le persone che la ricercano anche con gli utenti che cercano “diritto del lavoro”.

La nuova veste grafica minimale mi piace anche tanto, è leggera ed essenziale, ma nonostante ciò contiene ancora, e meglio di prima, le informazioni necessarie all’utilizzo del sito.

Tendenza contraria invece per ciò che riguarda i contenuti e non la struttura, adesso sono finalmente disponibili funzionalità che permettono di esaltare i contenuti multimediali, potendo così creare domande più efficaci e coinvolgenti, arricchendolo di contenuto diverso dal semplice testo.

Queste sono solo alcune delle novità introdotte in Quag, quelle che io preferisco, ma non sono da dimenticare le altre, come ad esempio l’add-on aggiornato che ora funziona oltre che su Google anche su Amazon, iStella e Bing., o la pubblicazione immediata delle domande, senza la necessità di effettuare prima delle ricerche, o ancora i nuovi commenti, migliorati e che permettono ora diverse repliche.

Ancora una volta sembra che Quag stia percorrendo la strada nel modo giusto, io ancora una volta vi dico di provarlo, non ve ne pentirete.

Quag: nuove funzionalità, API e bando di concorso per sviluppatori

Qualche mese fa vi ho parlato di Quag, cercando di presentarvi l’idea in maniera non banale, perchè fin da subito ho pensato che il progetto banale non fosse e che meritava di essere provato ed analizzato. Oggi a 3 mesi dal lancio Quag è cresciuto, piano piano sta diventando un prodotto maturo, ed ha aggiunto diverse interessanti caratteristiche.

Sicuramente la novità più interessante è la possibilità di creare delle domande saltando il passaggio della ricerca, in pratica è ora possibile creare una Quag dichiarando direttamente gli interessi, tra l’altro non si parla più di singolo interesse ma di interessi multipli, funzionalità che crea così di fatto le MultiQuag. In questo modo l’Interest Graph SBIG permette di avere una definizione ancora più dettagliata degli interessi e al contempo fornisce l’opportunità di massimizzare l’audience con cui interagire e collaborare in maniera costruttiva, aumentando così l’interazione tra i Quaggers.

Altra novità in arrivo importante è la certificazione interna degli esperti, persone che tramite la loro interazione dimostrano il loro valore su un dato argomento e che raggiungono così lo status di eccellenza su un argomento, conquistando reputazione e contribuendo con la loro esperienza a soddisfare le richieste altrui.

Ultime arrivate, presentate in un Hangout a cui ho partecipato anche io, sono le Quag API, interfacce che permettono ai programmatori di interagire con Quag interfacciandosi alla piattaforma sociale ed ottenendo così un valore aggiunto per le proprie applicazioni, i propri programmi, i propri siti web. Tra le opportunità offerta dalle API di Quag vi è ad esempio la possibilità di avere le informazioni di un utente, le domande da lui proposte, il numero di utenti che hanno attenzione verso un interesse, e naturalmente le Quag (i thread) collegati ad un interesse.

Infine, molto importante da dire, con il lancio delle API di Quag è stato presentato anche il bando di concorso “Quag API – Summer Call“, occasione per mettersi alla prova nello sviluppo di una applicazione e contemporaneamente ottenere un compenso per il proprio tempo impiegato di 1.500 euro (su un montepremi totale di euro 9.000), oltre ad avere visibilità sul sito di Quag.

Poco altro da aggiungere se non che le opportunità sono tante sia per gli utenti finali che per i developer, tutto quello che resta da fare e provare e mettersi alla prova.

 

 

Quag: dalla SERP alle Q&A il search engine diventa social

Quando viene presentato un nuovo servizio accadono sempre due cose, la prima è che ci sono subito i denigratori pronti a parlare male del nuovo, la seconda è che la gente vuole sapere cosa il nuovo prodotto fa. Io qui mi occuperò dei secondi, ai primi ci penserò qualche altra volta.

Innovazione Tecnologica e Sociale

Quag è un nuovo servizio, di quelli che potrebbero essere utili per gli utenti. Dico questo perchè penso chiaramente che le domande poste a fondamento del progetto siano quelle giuste e hanno trovato la giusta risposta.
L’italia è uno di quei paesi noti per l’eccellenza in diversi campi, a me piace sempre ricordare la nostra cultura enogastronomica, mi piace ricordarlo per la sua praticità, per tutto quello che vi ruota intorno, perchè non è solo un piacere personale, ma è cultura e storia che si tramanda, è valutazione del proprio territorio, è incremento del turismo, è guadagno economico.

Condivisione è Comunità

Ma soprattutto quello che mi viene in mente è che quando si parla di cibo si associa automaticamente il momento conviviale, la condivisione di un piacere che permette di fare comunità, quel passaggio che permette a molti di essere sociali.
Quindi la prima domanda da porsi è perchè non fare innovazione che non sia solo tecnologica, ma anche sociale? Quag risponde alla domanda risolvendo pienamente il problema, il primo degli obiettivi è proprio quello, portare una ventata di freschezza all’aspetto sociale del web.

Gli interessi comuni, i punti di contatto

Come fare ciò? La risposta a qualcuno è arrivata abbastanza con facilità, esiste una cosa che facciamo tutti su internet, cercare. Basta allora prendere la SERP e renderla social. Ciò non significa dare agli utenti la possibilità di condividere sui social network i propri risultati, piuttosto significa interagire sui risultati e far si che un risultato di una ricerca si arricchisca grazie al contributo degli utenti.
Quag il contributo degli utenti lo richiede in termini di domande, risposte, commenti e segnalazione dell’utilità di queste tre cose. Per realizzare ciò si parte guardando la realtà da un punto di vista diverso, basta già solo pensare alle ricerche in Google, se ci si sofferma attentamente si può capire che anche le ricerche sono contenuti generati dagli utenti (user generated content) e che queste avranno dei punti di contatto tra i diversi utenti che trovano la loro collocazione nelle cronologie, così di colpo si può vedere chiaramente che le ricerche sono un processo collettivo, uno strumento silenzioso di vicinanza e prossimità sociale.

Storie, domande e risposte

Tutto ciò è solo un’altro dei pilastri di Quag, perchè la sua estensione arriva con un altro concetto, quello che la sfera dell’utile è più ampia della sfera del social. In pratica dopo che gli utenti entrano in contatto grazie a storie comuni, ed aver posto domande, dato risposte e commentato, c’è la possibilità di segnalare se una domanda o una risposta siano state utili e così Quag rende social ciò che è utile.

Il tempo è la migliore risposta

Infine l’ultimo pilastro è la componente esterna a Quag, il tempo. Il Social Search Engine cresce ed evolve nel tempo, il tutto automaticamente, e solo il tempo potrà dare la risposta se Quag sarà stato davvero un buon passo. Io credo di si, a voi ora la possibilità di rispondere e magari fatelo in una Quag.

Quag - Logo

Quag, cerchiamo insieme con il nuovo social search engine

Quag NON è un motore di ricerca. Questa è la premessa essenziale da capire se volete continuare a leggere questo post.
Prima di vedere cosa è Quag, cosa già ampiamente spiegata bene da Geekissimo, e anche raccontata dettagliatamente da IBTimes, tra gli altri, sono convinto davvero che bisogna capire cosa non sia Quag.

Quag – Logo

Non un nuovo Motore di Ricerca

Quag non è l’alternativa italiana a Google, nè tanto meno a Bing, anzi si può dire che con essi collabori, infatti all’interno di Quag sono presenti i due motori di ricerca, e probabilmente ci sono margini per aggiungerne altri all’interno, e funzionano esattamente come se si fosse sul motore di ricerca, producendo gli stessi risultati (naturalmente personalizzazioni a parte). Quindi fin qua la cosa mi sembra chiara, come già detto, Quag non è un motore di ricerca, ma al suo interno si possono effettuare ricerche. Quag è Query.

Non un sito Q&A, nè un Social Network

Quag non è nemmeno Quora  o Yahoo! Answers, non è un sito dove arrivi, fai domande fine a se stesse e ottieni risposte in un range limitato di tempo, piuttosto è uno strumento che cerca di dare risposte che possono crescere con il tempo, capaci di generare vere e proprie discussioni costruttive, il tutto con una grossa aggiunta, correlando persone che effettuano ricerche simili e quindi con interessi simili e domande/risposte correlate agli argomenti in maniera partecipativa.

Come fa a fare tutto ciò? Diciamo in un modo simile all’Open Graph di Facebook, ma ci tengo a precisarlo, Quag non è Facebook, non ha la pretesa di essere un social network. Per fare ciò viene utilizzato SBIG, acronimo di Search Based Interest Graph, un algoritmo creato dal team di Quag che non fa altro che creare automaticamente un grafo ed estenderlo giorno dopo giorno, ricerca dopo ricerca.
Sulla base quindi di parole chiave Quag mette in relazione tra loro le persone. Quag è Tag.

Conoscenza e Condivisione

Quindi a conti fatti Quag = Query + Tag, e a me qui viene una domanda spontanea, se le query come ricerche erano il web 1.0 e i tag erano una delle componenti essenziali del web 2.0, abbiamo che 1.0 + 2.0= 3.0? Immagino già le reazioni dei puristi, ma ve lo dico, non sono serio, non sono io a decidere cosa è il web 3.0, anzi già c’è chi lo ha deciso, quello che voglio dire invece è che molto probabilmente Quag potrebbe essere un nuovo modo di realizzare ricerche in internet, con la possibilità di avere contributi importanti dagli utenti e arricchire le proprie conoscenze tramite la condivisione.

Innovazione Italia

Prima di concludere vorrei dire tre cose, innanzitutto che Quag non si contrappone ad istella, in quanto quest’ultimo è un vero e proprio motore di ricerca, che si focalizza sul web italiano e che ha come idea di base l’arricchimento culturale grazie ai contributi degli utenti, ma resta sempre un motore di ricerca ed anzi proprio in quanto tale nulla vieta che un domani lo stesso istella non sia tra i motori di ricerca utilizzabili in Quag.
La seconda cosa che deve essere ben chiara è che Quag non è figlio di Volunia, nonostante l’AD della nuova società sia sempre Mariano Pireddu, il progetto fa capo ad una nuova startup, che ha progettato tutto da zero, con un team di sviluppatori guidati da Luca Giorcelli, uno che non scrive codice ma che sa sicuramente progettare e pianificare bene, e per quanto riguarda l’Amministratore Delegato, non so voi, ma a me ha dato l’impressione di uno che in Italia vuole investire e vuole farlo bene.

Un Social Search Engine

Infine la terza cosa, quella che mi preme di più, se proprio volete dare una definizione di cosa sia questo nuovo prodotto, allora dite che Quag è un Social Search Engine, ma prima di etichettarlo come un fallimento, prima di giudicarlo, prima di spalare, attività che è più facile dell’impastare cemento, provatelo, cercate di farlo crescere e vediamo insieme con una base dati consistente se può essere un cambio positivo per tutti, forse non lo sarà, ma io ci credo, per il resto se proprio non riuscite, andate a fare i piccoli boy scout altrove, io condivido le mie conoscenze e chiedo di averne di nuove, e da oggi lo faccio su Quag e spero che cercheremo insieme.